Il ritorno della volatilità sui mercati

La volatilità è tornata a far parlare di sé sui mercati finanziari. Sebbene gli indici azionari abbiano registrato performance negative negli ultimi giorni, dietro la superficie si stanno verificando interessanti rotazioni tra i settori. Gli investitori sembrano voler adottare un approccio più difensivo, spostando i capitali dai settori ad alto rischio verso quelli più resilienti, come la sanità e i beni di prima necessità. Questo fenomeno ha impattato in modo particolare il settore tecnologico e quello dei beni di consumo discrezionali, gli stessi settori che avevano guidato il rally degli ultimi due anni, ma che ora vedono le loro valutazioni avvicinarsi a livelli più sostenibili. È interessante notare inoltre come i flussi di capitale si stiano spostando dalle azioni americane verso i mercati europei e cinesi.

Indice VIX

Cosa aspettarsi da questo scenario?

L’attuale scenario economico globale si trova a fronteggiare un equilibrio precario tra sfide e opportunità. Se da un lato la BCE ha intrapreso una politica di allentamento monetario per fronteggiare la disinflazione, dall’altro le incertezze geopolitiche e la volatilità dei mercati finanziari continuano a esercitare una forte pressione sulle scelte degli investitori. La settimana appena trascorsa ha messo in evidenza questi temi, con una rotazione settoriale interessante e flussi di capitale che stanno cambiando direzione.

Correzioni di mercato

Alessio Garzone, portfolio manager di Gamma Capital Markets, osserva come, sebbene gli indici azionari abbiano registrato cali significativi, il vero spostamento avvenga sotto la superficie. “Gli investitori sembrano adottare un atteggiamento più difensivo, spostando capitali dai settori più speculativi come la tecnologia e i beni di consumo discrezionali verso quelli considerati più resilienti, come sanità e beni di prima necessità”. Questo trend si inserisce in un contesto di correzione delle valutazioni delle azioni tech, che avevano trainato il rally degli ultimi due anni, e che ora vedono una stabilizzazione verso livelli più sostenibili. Nonostante la volatilità, Garzone sottolinea come le correzioni di mercato siano normali e possano presentare delle opportunità per gli investitori che sapranno ribilanciare e diversificare correttamente i propri portafogli. “Un altro aspetto rilevante emerso durante questa settimana è la continua rotazione di capitali dalle azioni USA verso i mercati europei e cinesi”, segnalando un cambiamento nelle aspettative sul futuro economico. Secondo Garzone, ciò non implica una recessione imminente, ma la necessità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di flusso di capitale e posizionarsi in anticipo può fare la differenza tra un semplice adattamento al mercato e il cogliere le migliori opportunità di rendimento.

Il ruolo cruciale della BCE

In questo contesto, l'approccio della BCE continua a giocare un ruolo cruciale nel determinare l'andamento economico. Come spiega Annalisa Piazza di MFS IM, il recente taglio dei tassi di 25 punti base al 2,5% da parte della BCE è un chiaro segnale che la politica monetaria sta diventando meno restrittiva. Questo cambiamento risponde a un processo di disinflazione che sta prendendo piede, anche se la crescita rimane un’incognita. Piazza sottolinea come la BCE abbia lasciato molte opzioni aperte per le future mosse, e come l’incertezza geopolitica e i rischi legati alla politica commerciale e agli investimenti in Europa siano temi da monitorare attentamente. “I mercati sono estremamente nervosi a causa delle forze opposte in gioco e attualmente stimano tassi terminali superiori al 2 per cento. Vediamo valore nella parte breve della curva, mentre siamo più cauti nella parte lunga, che potrebbe essere guidata da maggiori timori di un aumento massiccio e rapido della spesa (più di quanto già indicato nei prezzi)”.

“Cautela e flessibilità”

Le decisioni future dipenderanno dall’evoluzione dei dati economici, in particolare dalla crescita, dall'inflazione e dai meccanismi di trasmissione della politica monetaria. Martina Daga, economista di AcomeA SGR, aggiunge che la BCE continuerà a operare con un approccio “‘meeting by meeting’ e fortemente ‘data-dependent’”. In un contesto di forte incertezza, è difficile prevedere con precisione quale sarà la direzione della BCE nelle prossime riunioni, ma l’orientamento sembra essere quello di procedere con cautela e flessibilità, monitorando costantemente gli sviluppi globali.

Incertezza crescente

Anche secondo Mark Dowding di RBC BlueBay AM la crescente incertezza geopolitica sta influenzando i mercati finanziari. In particolare, l’amministrazione Trump negli Stati Uniti sta giocando un ruolo centrale nell’evoluzione delle dinamiche globali. Dowding sottolinea come le politiche di Trump, che mirano a sostenere il settore tecnologico e ad affrontare i rischi globali, stiano potenzialmente alterando l'equilibrio europeo. In effetti, la sua influenza potrebbe aver contribuito a stimolare una maggiore spesa fiscale in Europa, come dimostrato dai piani di maggiori investimenti nella difesa e dalle riforme fiscali in Germania. “Per quanto riguarda il mercato azionario, si potrebbe sostenere che ritiene Trump responsabile più di qualsiasi altro organismo o leader mondiale. In questo modo – conclude Dowding –, è interessante vedere come potrebbe modificare le sue azioni e il suo comportamento nel caso in cui i prezzi delle azioni iniziassero a scendere ulteriormente”.

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