I 20 maggiori ETF con il miglior rating ESG in Europa nel 2021

Gli investimenti socialmente responsabili sono insieme una tendenza e una necessità, ma rappresentano anche una grande opportunità di contribuire alla sostenibilità del pianeta. Anche se l’integrazione dei criteri ESG negli investimenti era appannaggio della gestione attiva, soprattutto nei primi tempi, oggi anche i fondi passivi, dati alla mano, fanno la loro parte.

Secondo un recente studio pubblicato dalla piattaforma TrackInsight, il patrimonio gestito dagli ETF ESG su scala mondiale ha già raggiunto 325 miliardi di dollari, di cui 100 miliardi raccolti da inizio anno a fine agosto. La rapida crescita di questo comparto sia in termini di sottoscrizioni nette che di nuovi prodotti testimonia a sua volta il forte interesse suscitato tra gli investitori. Le sottoscrizioni nette registrate da inizio 2021 superano già ampiamente il totale dell’intero 2020: 88,5 miliardi. Anche il numero di ETF ESG quotati in tutto il mondo ha mostrato un forte incremento: tra gennaio e agosto sono stati lanciati 174 nuovi ETF sostenibili.

A livello geografico, l’Europa si afferma come regione leader. Gli ETF ESG, soprattutto quelli europei, sono i destinatari della quota più consistente degli afflussi di investimenti, da inizio anno. Con il 13% del patrimonio impiegato in strategie ESG, il Vecchio Continente guida la classifica delle gestioni passive sostenibili, che tra gennaio e agosto hanno già raccolto 65,6 miliardi di dollari.

“L’impatto della crisi climatica è sotto gli occhi di tutti”, commenta Ailing Zhang, analista di TrackInsight specializzata in ETF ESG. Basta pensare agli incendi boschivi che durante l’estate hanno devastato l’Italia, ma anche la Turchia e la Grecia”. Uno specchio fedele della gravità del cambiamento climatico e della necessità di un intervento deciso ed efficace da parte della società. Tuttavia, secondo Zhang i dati dell’ultimo report fanno ben sperare poiché “indicano che è in atto un cambiamento di mentalità radicale tra gli investitori europei, che pongono sempre più la sostenibilità al centro delle loro decisioni d’investimento”.

Restiamo in Europa e ripassiamo i 20 maggiori ETF con il miglior rating ESG

La nostra analisi si basa sui dati Morningstar Direct relativi agli ETF ESG (ovvero che replicano indici ESG) commercializzati in tutta Europa. Tra questi abbiamo selezionato i fondi che presentano un elevato rating di sostenibilità Morningstar rispetto alla media della categoria di appartenenza, filtrando al loro interno i 20 prodotti con maggior patrimonio in euro.

In termini di asset class, predomina nettamente l’azionario: a eccezione dell’SPDR® Bloomberg SASB U.S. Corp ESG ETF, tutti i prodotti replicano indici azionari. L’ETF di State Street è l’unico che replica un listino obbligazionario, nello specifico un indice di corporate bond statunitensi. Il fondo di State Street occupa la seconda posizione per masse gestite in euro (oltre 4,7 miliardi), superato solo dall’iShares MSCI USA SRI ETF, che si attesta al primo posto con oltre 7,2 miliardi e che ha visto crescere il suo patrimonio di più di 2 miliardi di euro nell’arco di soli sei mesi. In terza posizione troviamo un altro ETF di iShares, l’iShares MSCI Europe SRI ETF, che con un patrimonio di poco superiore a 4,5 miliardi ha scalzato dal podio l’UBS ETF MSCI World SRI. Pur registrando un incremento del patrimonio di quasi 700 milioni rispetto alla prima analisi pubblicata a marzo, quest’ultimo è scivolato in sesta posizione (vedi grafico).

Tutti gli ETF in classifica hanno un patrimonio superiore al miliardo. Nel complesso, questi venti fondi passivi sostenibili gestiscono un patrimonio di poco più di 59 miliardi, con masse gestite in media di 2,9 miliardi. La metà dei prodotti inclusi nella lista replica un indice statunitense, quattro indici europei e tre indici globali. Non mancano due fondi che replicano l’MSCI Japan, uno di Xtrackers DWS e l’altro di UBS ETF. Per quanto riguarda le società di gestione, UBS ETF gestisce sei dei 20 maggiori ETF con miglior rating ESG tra quelli registrati in Europa, iShares cinque e Amundi ETF tre. In termini di masse complessive gestite per società, iShares si colloca in prima posizione con un patrimonio complessivo di oltre 20,5 miliardi di euro, seguita da UBS con poco più di 14 miliardi e Amundi ETF con 8,6 miliardi.

La nostra analisi mostra anche il rating storico di sostenibilità Morningstar (Historical Sustainability Score), che esprime la media ponderata a 12 mesi dei rating di sostenibilità disponibili per i portafogli Morningstar. I rating storici dei portafogli non ricevono la stessa ponderazione: i portafogli più recenti vengono premiati con l’attribuzione di un peso maggiore rispetto a quelli di più lunga data. In base a questo rating, che risulta più favorevole quanto più è basso, l’UBS ETF MSCI EMU SRI è l’ETF della nostra lista con il miglior rating ESG, pari a 17,31.

Praticamente tutti i fondi (18) sono classificati come articolo 8 del regolamento europeo relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR, dal suo nome in inglese), ovvero promuovono caratteristiche ambientali e sociali.