Intesa San Paolo, la cessione di Allfunds Bank potrebbe avvenire entro l’anno

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A quanto pare, il gruppo Intesa Sanpaolo immagina tempi abbastanza rapidi per la cessione della quota pari al 50% che detiene di Allfunds Bank, piattaforma distributiva multimanager di prodotti di asset management rivolta a investitori istituzionali, condivisa con Santander che è in possesso dell’altro 50%. Lo ha fatto sapere il presidente Gian Maria Gros-Pietro raggiunto nel corso di un evento a Milano. Il presidente di Intesa non ritiene possibile che il Santander finisca per ricomprare il 50% in mano alla banca milanese confermando che entrambi gli istituti cederanno le rispettive quote. “Quanto a noi, preferisco non fare anticipazioni sui tempi ma mi sembra una cosa abbastanza veloce da fare”, ha fatto sapere Gros-Pietro, rispondendo a chi gli chiedeva se la cessione del 50% di Allfunds, potrebbe avvenire già entro fine anno.

Gros-Pietro ha poi aggiunto che anche il Santander, che detiene l’altro 50% di Allfunds, dovrebbe vendere la sua quota: l’operazione è particolarmente rilevante per Intesa Sanpaolo dal momento che la partecipazione è in carico a 140 milioni nei bilanci di Eurizon Capital e la sua valutazione sul mercato è attorno al miliardo di euro. È bene ricordare infatti che Intesa Sanpaolo detiene il 50% di Allfunds tramite la controllata Eurizon Capital, che a sua volta ha confermato infatti di voler disinvestire, dopo voci che si rincorrevano da qualche giorno. Ma andiamo con ordine.

Intorno al 10 novembre, Santander ha raggiunto un accordo per il riacquisto del 50% di Santander Asset Management da Warburg Pincus e General Atlantic e con gli stessi due operatori di private equity ha fatto sapere di stare studiando diverse alternative, ipo compresa, per la vendita della sua quota del 50% in Allfunds Bank. A essere interessati all’operazione, però, non sono soltanto Warburg Pincus e General Atlantic, ma parecchi altri fondi di private equity. In particolare si fa il nome di Advent International e di Bain Capital, gli stessi che in Italia controllano Icnpi, insieme a Clessidra. Ma circolano anche i nomi di Cinven, Permira, BC Partners e Hellman & Friedman. Ad Allfunds Bank fanno capo masse gestite totali per 215 miliardi di euro e gli analisti calcolano che la plusvalenza per Intesa Sanpaolo nella cessione della sua quota a questi prezzi sarebbe di circa 850 milioni di euro.

“La cessione di Allfunds Bank potrebbe fruttare a Intesa Sanpaolo un notevole capital gain nel 2017, in grado di coprire il gap tra i 3,4 miliardi di profitti netti che noi stimiamo per il 2017 e i 4 miliardi di dividendi a valere sullo stesso esercizio indicati dal piano industriale”, ha fatto sapere il broker Mediobanca Securities. Per Equita SIM, “la valutazione del 100% della società, che nel 2015 ha realizzato 69 milioni di utili, sarebbe di 2 miliardi. Nel 2017 il target di dividendo di 4 miliardi implica un utile di almeno pari importo, livello che secondo noi è realizzabile con una combinazione di componenti straordinari per appunto almeno 800 milioni e minori accantonamenti su perdite su crediti. Sul 2017 stimiamo un utile netto prima delle voci straordinarie di 2,9 miliardi”. Equita ha rating hold con target price a 2,9 euro. Per Icbpi “la quota di Intesa Sanpaolo vale 140 milioni e l’eventuale incasso di 1 miliardo permetterebbe al gruppo di ottenere un notevole capital gain tale da permettere al management di raggiungere gli obiettivi di 4 miliardi di utili e dividendi nel 2017”.