Invesco lancia un nuovo ETF per investire su Blockchain

Hitesh Choudhary, Unsplash
Hitesh Choudhary, Unsplash

Invesco ha annunciato il lancio di un nuovo ETF per investire nella tecnologia Blockchain, ambito i cui sviluppi si estendono molto al di là dell’applicazione relativa alle criptovalute. Lo strumento, sviluppato in collaborazione con Elwood Asset Management, società d’investimento specializzata in asset digitali e blockchain technology, mira a generare le performance dell’Elwood Blockchain Global Equity Index investendo fisicamente nelle componenti dell’indice.

“La tecnologia blockchain esiste da circa un decennio”, ha dichiarato Kevin Beardsley, head of business development di Elwood, “ma molti continuano a considerarla solo come la tecnologia alla base delle criptovalute. Il suo potenziale può altresì espandersi anche ad altri ambiti. Questa tecnologia sta cominciando a essere utilizzata nei servizi finanziari e in altri settori, ma gran parte del potenziale è ancora inespresso. La capacità di blockchain di cambiare l’economia globale è notevolmente sottovalutata dal mercato odierno, un po’ come è accaduto agli albori di Internet, quando la maggior parte di noi non riuscì a vedere al di là della sua utilità per lo scambio di email”.

“La potenzialità di blockchain di alimentare utili è enorme e spesso nascosta in società che operano in altre aree”, ha aggiunto Chris Mellor, head of EMEA ETF equity product management. “L'Invesco Elwood Global Blockchain UCITS ETF”, ha speificato inoltre, “consente agli investitori di accedere a società che generano utili, le cui quotazioni azionarie potrebbero beneficiare in futuro di utili potenziali legati a blockchain”.

L’attuale allocazione dell’indice (dati Bloomber al 26/02/2019), calcolato per Elwood Asset Management da Solactive AG e ribilanciato ogni trimestre, vede da un punto di vista settoriale il 46% nel settore dell’informatica, il 23% in quello della finanza, il 9% nei servizi di comunicazione, l’8% nei materiali e l’8% in beni voluttuari, mentre le tre maggiori esposizioni geografiche sono Stati Uniti (39%), Giappone (29%) e Taiwan (12%).