Investire sul mercato europeo con un approccio difensivo e multifattoriale

Thorsten Paarmann
Thorsten Paarmann, portfolio manager di Invesco AM

Nonostante l’incertezza politica e la forte volatilità, l’Europa rimane un mercato interessante per gli stock picker in cerca di opportunità. I gestori attivi si lasciano spesso guidare dalle analisi fondamentali, ma stanno aumentando anche i portfolio manager che preferiscono costruire la loro asset allocation sulla base di una rotazione fattoriale. Questo perché statisticamente le strategie multifattoriali tendono a limitare il drawdown durante le fasi di ribasso. Michael Fraikin e Thorsten Paarmann, gestori del fondo con rating Blockbuster Funds People Invesco Pan European Structured Equity Fund di Invesco AM, usano infatti un modello multi-fattoriale proprietario combinato ad un processo di ottimizzazione ‘benchmark agnostic’ di bassa volatilità. Tutte le decisioni buy e sell sono guidate da un approccio risk-control, che usa diversi fattori, momentum, value, quality per valutare le varie opportunità sul mercato.

Il fondo Invesco Pan European Structured Equity Fund si pone come obiettivo principale quello di mitigare il rischio. “Sebbene il nostro outlook sul mercato azionario europeo rimane positivo, stiamo comunque osservando una certa debolezza negli indicatori macroeconomici. Inoltre abbiamo notato che i rischi relativi al mercato europeo sono aumentati dall’ultima correzione di ottobre 2018”, commentano i gestori. Il periodo precedente era stato caratterizzato infatti da una volatilità ai minimi storici, e durante questa fase, il fondo non ha mostrato in maniera pronunciata la sua caratteristica di controllo del rischio, cosa che invece viene esaltata durante i picchi di volatilità.

Il portafoglio del fondo al momento è difensivo, ha una sovraesposizione ai settori dei beni di consumo e delle comunicazioni, Tuttavia tiene conto anche di fattori ben precisi come prezzo e utili, momentum, quality e value. “Siamo convinti che le esposizioni ai fattori siano un importante driver delle performance di lungo periodo, pertanto puntiamo a mantenere un peso ben bilanciato su tutti e quattro i fattori rispetto al benchmark”, spiegano Fralkin e Paarmann.

Il grafico (IQS Factor Exposures) illustra le esposizioni ai fattori del fondo rispetto al suo benchmark. “Il nostro modello proprietario si basa su un pattern di performance diversificate che attribuisce i pesi ai vari fattori. Ci aspettiamo infatti di guadagnare premi per il rischio da ciascun fattore nelle varie fasi di mercato”, aggiungono. I gestori non fanno previsioni sul mercato, ma cercano di creare valore attraverso un buon posizionamento nel corso delle varie fasi, che avviene sulla base di una combinazione equilibrata tra le caratteristiche di bassa volatilità e la gestione attiva multifattoriale.

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Fonte: Invesco, dati al 30 giugno 2019.