Secondo uno studio di McKinsey realizzato per Efama in Europa le masse degli investitori individuali non gestite sono il doppio di quelle gestite. Ma nei primi mesi del 2024 il primo 1% dei fondi per raccolta ha attratto la metà dei flussi totali.
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Asset Management in Europe, dell'European Fund and Asset Management Association (EFAMA), è un rapporto che analizza lo stato attuale e le recenti tendenze dell'industria europea del risparmio gestito. Nella sua 16a edizione, il documento evidenzia “una crescita impressionante e le sfide emergenti per il settore”. Sebbene si preveda che il patrimonio gestito raggiunga la cifra record di 33.000 miliardi di euro entro il 2024, i margini di profitto sono diminuiti drasticamente a causa della costante pressione sulle commissioni e dell'aumento dei costi.
Il rapporto rileva anche “la crescita continua dei clienti retail negli ultimi anni” e indica “i progressi tecnologici, soprattutto nel campo dell'intelligenza artificiale, come fattori di miglioramento dell'efficienza in questo segmento, consentendo esperienze personalizzate per i clienti”. Tuttavia, secondo l'organizzazione, l'attuale Retail Investment Strategy (RIS) non raggiunge l'obiettivo di incrementare la partecipazione degli investitori retail ai mercati dei capitali europei. Al contrario, aggiunge complessità a un quadro normativo già oneroso.
Nel segmento retail europeo, le dinamiche di attrazione dei flussi sono dominate da pochi operatori. “Invece di aumentare in proporzione alla performance degli investimenti, la distribuzione dei flussi favorisce in modo preponderante una piccola frazione di gestori, anche tra quelli con il rating Morningstar più elevato”, si legge nel rapporto. Questo scenario è intensificato dalla crescita dei prodotti di investimento a gestione alternativa e passiva, che aumentano la concorrenza e favoriscono alcuni gestori.
Uno studio di McKinsey, che fa parte del rapporto EFAMA, sottolinea che l'eccellenza nelle vendite è un fattore di differenziazione cruciale per il successo in questo segmento. La motivazione, con una mission chiaramente definita e obiettivi concreti, è uno dei fattori chiave identificati dai gestori di maggior successo, secondo lo studio condotto dalla società di consulenza. La disponibilità degli strumenti necessari per potenziare i team di vendita e marketing è un altro fattore, così come le relazioni durature con i distributori e/o i clienti finali.
I patrimoni non gestiti sono il doppio di quelli in gestione
Il mercato degli asset retail non gestiti rappresenta una grande opportunità per i gestori in Europa. Sebbene la concorrenza sia intensa per i nove trilioni di euro di asset in gestione, secondo la società di consulenza, c'è una quota significativa paria a 18 trilioni di euro di depositi e altri prodotti finanziari che non sono ancora nel radar degli asset manager. Questo rappresenta quindi il doppio degli asset in gestione. Come spiega la società di consulenza, con la riduzione dei tassi di interesse, i depositi perderanno la loro attrattiva, rendendo i fondi di investimento un'opzione più interessante e quindi un'opportunità per i gestori patrimoniali. Quelli che riusciranno a distribuire efficacemente i loro servizi ai clienti nuovi ed esistenti si troveranno in una posizione privilegiata per capitalizzare questa opportunità.
L'1% dei fondi top per raccolta riceve tra il 40 e il 50% dei flussi
In questo segmento, i flussi di investimento mostrano un andamento disomogeneo. L'analisi dei flussi netti dei fondi e degli ETF europei tra gennaio e agosto 2024 rivela che circa l'80% dei flussi positivi è stato catturato dal 5% dei fondi che raccolgono di più, mentre l'80-90% dei deflussi di capitale si è concentrato nel 5% di quelli che raccolgo di meno. Da un'altra prospettiva, è stato possibile accertare che l'1% dei fondi al top per la raccolta ha ricevuto circa la metà dei flussi positivi, mentre l'1% dei fondi peggiori per raccolta ha accumulato il 50-60% dei deflussi di capitale, il che evidenzia la crescente polarizzazione in questo settore.
Se si mettono in relazione i flussi con la classificazione a stelle di Morningstar, secondo l'analisi di McKinsey, si può notare che nei primi otto mesi del 2024, solo la metà dei fondi europei di gestione attiva classificati con 5 stelle ha registrato flussi positivi nel segmento retail. All'interno di questi fondi, “oltre il 100% dei flussi positivi accumulati è andato al primo 10% dei fondi, suggerendo che la performance non è l'unico fattore determinante nella distribuzione dei flussi”.
L'analisi dei dati Morningstar Direct mostra che, nel periodo in questione, i flussi netti sono stati positivi solo per i fondi classificati con 4 e 5 stelle, con il 10 % dei fondi a 5 stelle che ha concentrato la maggior parte dei flussi positivi. Tuttavia, anche nelle categorie di rating inferiori, i flussi sono rimasti positivi tra il quartile superiore di fondi. Se analizziamo le dimensioni dei fondi, lo schema si ripete, come si legge nel rapporto dell'EFAMA: “I flussi relativi sono correlati alla performance dei fondi, ma non sono proporzionali ad essa. Al contrario, i vincitori prendono tutto”.