Italia, mercati finanziari delusi dal nuovo corso

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foto flickr: GloriaGarcia, Creative Commons

La situazione politica genera incertezza e i mercati ne risentono. Sono tornati ad accendersi i riflettori sull'Italia con lo spread che è volato a quota 200, con un movimento di oltre 70 basis point. "Inevitabilmente la memoria torna al maggio del 2011 quando il movimento è stato più o meno simile salvo poi atterrare a quota 400 per poi arrivare ai lidi che tutti ricordiamo, putroppo", commenta Rocco Bove, head of fixed Income di Kairos. Cinque anni fa, molte persone a malapena distinguevano i Paesi periferici dell'Eurozona. I cinici commentatori hanno usato un acronimo poco lusinghiero, raggruppando insieme Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna. Gli sviluppi recenti dimostrano che i mercati premiano e onorano il miglioramento dei fondamentali. La Spagna marca la distanza e continua sulla strada delle riforme e della crescita economica nonostante gli scandali di corruzione che stanno colpendo il Partito Popolare attualmente al Governo e la crisi indipendentista della Catalogna. Nel grafico della settimana, DWS analizza lo spread tra le obbligazioni governative a dieci anni emesse dallo Stato spagnolo e da quello italiano. Già nel 2013, i rendimenti delle obbligazioni spagnole erano scambiati fino a un punto percentuale sopra agli omologhi italiani a sottintendere che gli investitori pagavano un premio di rischio più elevato sul debito spagnolo.

Confrontando la performance economica dei due Paesi da allora, scopriamo che la Spagna è riuscita a crescere tre volte più velocemente rispetto all’Italia: secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il PIL italiano è cresciuto del 3,4% in totale tra il 2013 e il 2017, o 0,8% all'anno, mentre il PIL della Spagna è aumentato dell'11,6% tra il 2017 e il 2013 (ovvero con un tasso annuo del 2,8). La Spagna ha ridotto il suo deficit di bilancio di 4,5 punti percentuali, il miglioramento in Italia è stato di 1,4 punti percentuali. La sovraperformance della Spagna si è riflessa sui prezzi di mercato delle obbligazioni e dal 2017 i rendimenti spagnoli sono stati negoziati sotto i loro omologhi italiani. "Abbiamo recentemente iniziato a trattare la Spagna come un Paese semi-core, e non più come un Paese periferico", dicono da DWS.

In sintesi, i mercati premiano lo sviluppo economico positivo. E la reazione ai recenti sviluppi politici in Italia è un segnale che i mercati finanziari sono delusi dal nuovo corso.

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L'immobilità del passato
"La specificità della situazione italiana giustifica l’ampliamento dello spread tra Italia e Germania ma non quello rispetto a Spagna o Portogallo. La crisi è italiana e riflette le inconsistenze del passato equilibrio politico. L’immobilità del passato è drammatica", afferma senza mezzi termini Philippe Waechter, chief economist di Ostrum AM (Gruppo Natixis Investment Managers).