Financial Income, la scommessa di Kairos sui bond subordinati

Bove
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Kairos ha scelto di puntare sui bond subordinati attraverso il Financial Income, un comparto obbligazionario flessibile e tematico della Sicav di diritto lussemburghese armonizzata Kairos International Sicav. Il portafoglio è costruito con obbligazioni prevalentemente del settore finanziario europeo e ha un focus sui titoli di debito di nuova generazione (At1/ Contigent Convertible - COCO). Lanciato a fine luglio, il prodotto ha già raccolto più di 500 milioni di euro.

KIS Financial Income intende cogliere le opportunità offerte dall’attuale gap valutativo tra il settore finanziario e quello corporate e dalle operazioni di ricapitalizzazione e fusione bancaria, alla luce della fase di ristrutturazione e consolidamento che il settore finanziario sta attraversando. Le obbligazioni subordinate, in qualità di strumenti di capitale, rappresentano una valida alternativa al collocamento di azioni e sono in grado di offrire interessanti potenzialità in termini di rendimento.

La costruzione del portafoglio si basa su una valutazione macro con approccio top-down, che permette di stabilire come declinare il rischio per tipologia di strumento e per area geografica, mentre la selezione degli emittenti si basa su un approccio di tipo bottom-up, con l’obiettivo di individuare un rapporto ottimale tra rischio e rendimento. Il prodotto può contare su di un ampio universo investibile sia per il numero di emittenti che di emissioni.

A guidare il team di gestione, con una consolidata esperienza nell’analisi della struttura del capitale degli emittenti, è Rocco Bove (in foto), responsabile obbligazionario di Kairos, affiancato dal portfolio manager Andrea Ponti e dall’analista Giulio Pesenti. La squadra, già responsabile dei comparti KIS Bond e Kis Bond Plus, si contraddistingue sul mercato per uno stile di gestione fortemente attivo e flessibile.

“L’attuale contesto macroeconomico può risultare favorevole per l’investimento obbligazionario se ben gestito”, ha affermato Bove. “Il ciclo economico è in recupero dopo anni di recessione, il rischio politico in Europa si è attenuato e le Banche centrali stanno iniziando a ridurre le politiche estremamente espansive. A questo si affianca il processo di rafforzamento del sistema bancario, che amplia le possibilità di diversificazione per gli investitori alla ricerca di rendimenti interessanti, che potranno puntare su strumenti alternativi di debito, come le obbligazioni subordinate”.

Crediamo che i finanziari offrano il più interessante profilo rischio/rendimento nella fase attuale, oltre a un’ampia liquidità. Vediamo opportunità di crescita per il mercato delle obbligazioni subordinate tra il 2017 e il 2019, anche per effetto delle nuove regolamentazioni, e ci aspettiamo nuove emissioni anche da parte di istituti italiani”, ha spiegato il gestore.