Glen Finegan, head of Global Emerging Market Equities dell’asset manager, spiega l’importanza dell’approccio high conviction quality a lungo termine della società sull’asset class emergente atttraverso una selezione dei titoli bottom-up.
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Quali sono le opportunità migliori nell’azionario emergente? Da Janus Henderson Investors fanno sapere che un approccio di selezione dei titoli di tipo bottom-up e la capacità di mantenere un orizzonte d’investimento di lungo termine quando si stabilisce il valore delle società sia l’approccio ideale per ricercare opportunità nell’asset class. “Crediamo che gli investimenti nei mercati emergenti richiedano convinzione. Invece che limitarci a possedere i principali costituenti degli indici, cerchiamo di creare un portafoglio ad alta convinzione di società di elevata qualità e con valutazioni ragionevoli, che riflettono solo le nostre idee migliori”, spiega Glen Finegan, head of Global Emerging Market Equities dell’asset manager, nonché gestore del fondo con rating Consistente Funds People Janus Henderson Latin American Fund.
“Comprendere il rischio dei mercati e sfruttare a proprio vantaggio la volatilità tramite l’allocazione del capitale è un requisito imprescindibile per qualunque business leader di successo. In un’ottica di lungo periodo, i chief executive officer e business leader dovrebbero fare bene due cose: innanzitutto gestire l’azienda per massimizzarne la sostenibilità del vantaggio competitivo e del pool di profitto e, in secondo luogo, utilizzare il capitale prodotto da questi profitti per garantire il successo continuo della società. Quando si opera nei mercati emergenti, i rischi e i rendimenti in termini di successo o fallimento nell’allocazione del capitale sono spesso moltiplicati all’ennesima potenza”, afferma il manager.
È per questo motivo che Finegan e il suo team preferiscono dedicare più tempo a studiare la qualità del management e dei franchise, sviluppando una comprensione approfondita della storia di un’azienda e valutandone le capacità di allocazione del capitale.
“I risultati finanziari delle realtà brasiliane incluse nel nostro portafoglio, come ad esempio Duratex, stanno cominciando a lanciare i primi segnali di ripresa ciclica. Duratex produce e vende pannelli di legno ricostituiti e pavimenti laminati tramite la sua divisione dedicata ai prodotti in legno, ma anche mobili e accessori da bagno con il ramo Deca. Ad apportare un contributo rilevante al rendimento del portafoglio è stata anche Bradesco, un’importante banca commerciale e retail brasiliana, famosa per essere un paziente allocatore di capitale. Tuttavia, le incertezze riguardo alle imminenti elezioni hanno mantenuto le valutazioni a livelli ragionevoli”, spiega il fund manager.
Finegan aggiunge che dal team, in questo periodo, non hanno apportato cambiamenti significativi all’outlook o alla strategia della società sugli emergenti. “Da un po’ di tempo continuiamo ad affermare che le valutazioni di molte società asiatiche di buona qualità ci sembrano eccessive, il che si riflette ovviamente nell’attuale posizionamento della strategia. Preferiamo inserire nel portafoglio società quotate in mercati che risentono in particolare del calo delle materie prime, ovvero Brasile, Cile e Sud Africa. Lo shock economico ha reso le valute più deboli, le valutazioni più interessanti e ha aperto alla possibilità di migliorare la governance. Nel 2016 la classe media emergente degli elettori in Sudafrica ha consegnato un messaggio al partito al governo, l’ANC, con cui si esigeva una minore corruzione e una maggiore attenzione al miglioramento del tenore di vita. A seguito della nomina di Cyril Ramaphosa alla carica di presidente, abbiamo constatato un miglioramento della fiducia dei team gestionali delle aziende sudafricane e prevediamo una ripresa degli investimenti privati dopo un lungo periodo di stagnazione”, afferma l’esperto.
“L’esposizione alle azioni cinesi rimane limitata. In Cina, infatti, la presenza di un gran numero di società a controllo statale alimenta le incertezze riguardo al loro allineamento con degli azionisti di minoranza. In un contesto politico concentrato sul deleveraging, sussiste anche un forte rischio che alle grandi società cinesi private ricche di liquidità venga chiesto di erogare un ‘servizio nazionale’ piuttosto che concentrarsi su una crescita sostenibile e sulla restituzione dei profitti agli azionisti”. Negli ultimi 12 mesi, il manager spiega ad esempio come le principali società internet cinesi abbiano intrapreso decisioni di allocazione del capitale, a suo avviso, alquanto discutibili. “Sebbene le opportunità offerte dalla Cina agli investitori di lungo termine con una mentalità absolute return siano limitate, il nostro team sta creando una watch list di realtà interessanti nel mercato delle azioni ‘A’ dove non abbiamo ancora investito a causa delle valutazioni al momento molto elevate”.
Per Janus Henderson è importante tenere fede all’impegno di non compromettere la qualità, mantenere un approccio d’investimento a lungo termine e applicare una rigida disciplina di valutazione. “Pur essendo preoccupati per gli attuali livelli elevati di propensione al rischio nei mercati emergenti, in un’ottica di lungo periodo, nutriamo ancora un certo ottimismo riguardo alle opportunità offerte dall’asset class agli investitori azionari, grazie soprattutto alle tendenze demografiche incoraggianti, come l’aumento della popolazione e del reddito medio in alcune zone del mondo in via di sviluppo”, conclude Finegan.