L’Italia è in prima fila e stacca tutti. I migliori sono Intesa, Pioneer, Generali e Poste Italiane

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foto: autor hypotekifidler, Flickr, creative commons

C’è l’Italia a farla da padrone nella raccolta netta dell’industria dei fondi di febbraio. Secondo la consueta mappa del risparmio gestito firmata Assogestioni, infatti, i primissimi posti sono occupati da Intesa Sanpaolo, Pioneer Investments (gruppo UniCredit) che ha raggiunto gli 1,8 miliardi di euro, Generali con 1,58 miliardi di euro, riconducibili in larga misura al contributo delle gestioni di portafogli istituzionali (1,2 miliardi) e Poste Italiane con poco più di un miliardo di euro. Intesa Sanpaolo ha messo a segno sottoscrizioni complessive pari a circa 3 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi affluiti nelle casse di Eurizon Capital e 410 milioni in quelle di Banca Fideuram. 

In linea di massima, comunque, a febbraio i fondi comuni e le gestioni di portafoglio segnano un nuovo record per la raccolta dell’industria con flussi che sfiorano i 12 miliardi di euro (per trovare numeri simili è necessario risalire fino al ’98). Il patrimonio del settore, sostenuto dalle nuove sottoscrizioni e dall’effetto performance, segna, anch’esso, un nuovo primato a quota 1.362 miliardi di euro. Il 55% delle masse, pari a oltre 746 miliardi di euro, è investito nelle gestioni di portafoglio. Mentre il restante 45% (più di 616 mld) è consegnato alle gestioni collettive, tra le quali dominano i fondi comuni aperti con 574 miliardi di euro. I fondi comuni raccolgono 6,4 miliardi di euro. A guidare la classifica delle preferenze dei risparmiatori ci sono i prodotti flessibili (4,3mld), gli obbligazionari (+1,6mld), gli azionari (+1,1mld) e i bilanciati (+205mln).