L’ottimismo sulla forza della ripresa globale non è riflesso nei dati economici reali

Nick Harris, Flickr, Creative Commons
Nick Harris, Flickr, Creative Commons

L’ottimismo espresso dalle autorità politiche e monetarie sulla forza della crescita economica globale non è riflesso nei dati economici reali. “Negli Stati Uniti, la maggior parte degli indicatori economici sono stati al di sotto delle attese. Questo non è certo di buon auspicio per un significativo miglioramento dell’attività economica nel secondo semestre. L’Europa è attualmente la regione più solida, nonostante non ci siano segnali di un’accelerazione della crescita economica”, afferma Guy Wagner, chief investment officer e managing director di Banque de Luxembourg Investments.

Possibile correzione dell’azionario US

Nella seconda metà di giugno abbiamo osservato una leggera correzione dell’azionario statunitense, europeo, giapponese e dei mercati emergenti. La lieve debolezza dell’azionario è attribuibile all’aumento dei tassi di interesse a lungo termine a seguito delle dichiarazioni di Mario Draghi di fine giugno. Secondo il Presidente della BCE l’economia si è rafforzata ma questo rafforzamento non si è ancora tradotto in un consolidamento dell’inflazione, principalmente a causa della debolezza dei salari, riconducibili a cambiamenti strutturali del mondo del lavoro. A livello settoriale, dopo le ottime performance nei primi mesi dell’anno, il comparto tecnologico ha fatto registrare una leggera flessione in giugno. “L’assenza di misure fiscali e di un miglioramento economico negli Stati Uniti, renderebbe probabile una correzione sul mercato azionario, accompagnata da una più elevata volatilità durante l’estate. Quest’ipotesi non è affatto scontata vista la mancanza di alternative all’investimento in azioni”, spiega l’esperto.

La politica di rialzo dei tassi della Fed

In linea con le attese, il mese scorso la Fed ha alzato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base per la seconda volta nell’anno. Nonostante le prospettive favorevoli riguardanti l’inflazione, le autorità monetarie stanno valutando la possibilità di alzare il tasso di interesse di riferimento una terza volta, a settembre o dicembre. La Fed avvierà probabilmente una manovra di riduzione del suo bilancio nella seconda parte del 2017, un’altra mossa per normalizzare la sua politica monetaria.

In occasione della conferenza annuale della BCE, il Presidente Mario Draghi ha affermato come "l’economia dell’Eurozona si stia muovendo verso la reflazione". A seguito della dichiarazione di Draghi, che è stata interpretata come un segnale di una possibile riduzione del programma di acquisto di titoli di Stato e di una possibile revisione della politica di tasso zero, gli investitori hanno abbandonato il mercato obbligazionario. Il rendimento dei titoli governativi a 10 anni è cresciuto in Germania e in Francia, mentre in Italia e Spagna ha conosciuto una leggera flessione. “Con rendimenti così bassi, il mercato obbligazionario dell’Eurozona ha uno scarso appeal”, conclude Wagner.

I fondi Banque de Luxembourg Investments con Marchio Funds People

La Banque de Luxembourg Investments vanta di due fondi con rating Consistente, il BL-Equities Japan e il BL-Global 75. Il primo comparto, appartenente alla categoria degli azionari Giappone, ha realizzato un YTD di +7,64%. Il fondo mira a realizzare una plusvalenza di capitale a lungo termine investendo almeno il 75% del patrimonio in azioni di società quotate sui mercati regolamentati giapponesi.
 Inoltre, fino al 10% delle attività può essere investita in fondi d’investimento di tipo aperto. Il gestore utilizza un approccio discrezionale nella scelta dei singoli investimenti, senza l’utilizzo di alcun indice di riferimento e può far ricorso a strumenti derivati a titolo di copertura o per ottimizzare l’esposizione del portafoglio.
 Gli investimenti del fondo sono concentrati prevalentemente nel settore dei beni industriali (30%), beni di consumo ciclici (20%), tecnologia (17%) e beni di consumo difensivi (16%).

Il BL-Global 75, appartenente alla categoria dei bilanciati aggressivi, ha realizzato un YTD di +2,59%. Il fondo mira a realizzare un rendimento e una plusvalenza di capitale investendo in azioni, obbligazioni (incluse le obbligazioni indicizzate all’inflazione), e strumenti del mercato monetario. Si tratta di un prodotto misto con profilo dinamico che punta su un’allocazione neutra delle attività che consiste nell’investire circa il 75% del patrimonio in azioni. In particolare, una quota del patrimonio compresa tra un minimo del 60% e un massimo del 90% viene investita in azioni e fino ad un massimo del 10% in fondi di investimento di tipo aperto. Il comparto può altresì utilizzare strumenti derivati a fini di copertura o per ottimizzare l’esposizione del portafoglio. Il gestore utilizza un approccio discrezionale nella scelta degli investimenti, senza l’utilizzo di alcun indice di riferimento e non vi sono limitazioni a livello geografico, settoriale o monetario.
 I fondi sottostanti sono selezionati sulla base di criteri quantitativi e, in secondo luogo, qualitativi. L’obiettivo è quello di utilizzare fondi sottostanti che corrispondano al meglio alle tematiche, agli stili, alle regioni e ai settori rappresentativi delle convinzioni del gestore. Gli investimenti del fondo sono concentrati prevalentemente nel settore dei beni di consumo difensivi (23%), salute (19%) e beni di consumo ciclici (16%).