Antonio Del Vaso, head of Investment Advisory di Volksbank, si sofferma a parlare dell’attuale quadro macroeconomico. “In America la crescita dell’economia è più forte del previsto e l’inflazione si sta riducendo più lentamente delle attese, motivo per il quale la politica monetaria della Federal Reserve resta ancora restrittiva”, spiega l’esperto, aggiungendo comunque che “l’atteggiamento da falco della Fed dell’ultimo anno e mezzo è stato controbilanciato dalla politica fiscale statunitense fortemente espansiva, elemento che ha portato il debito Usa a toccare livelli particolarmente elevati”. Allo stato attuale, quindi, “considerando che la Banca centrale americana non deve più combattere contro uno spettro dell’inflazione incombente come in passato, penso che darà uno sguardo in più alla sostenibilità del debito statunitense e terrà in conto i costi e le tensioni sul debito che potrebbero inasprirsi con tassi di interesse così elevati, soprattutto nell’anno in cui ci saranno le elezioni presidenziali”, prosegue Del Vaso, secondo cui “la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse nel corso dell’anno, anche se meno di quello che si aspetta il mercato. Nell’ultima riunione la Fed ha confermato quanto detto rispetto ai tassi. Un fattore invece di cui non si è molto parlato è la dichiarazione, sempre nell’ambito dello stesso meeting, della riduzione del QT da 60 miliardi di dollari a 25 miliardi, che rappresenta un importante segnale di alleggerimento. In Europa, intanto, la Bce aspetterà i dati macroeconomici di giugno prima di abbassare i tassi di interesse: a mio avviso le prossime letture porteranno a un taglio quasi certo”.
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