Shanghai e Hong Kong consolidano i loro rapporti finanziari con un accordo tra le Borse che consente alle azioni delle compagnie cinesi di aprirsi alla possibilità di accogliere investimenti dall'estero.
Dal prossimo ottobre sarà operativo la Shanghai-Hong Kong Stock Connect (SHKSC), un programma pilota che consentirà agli investitori cinesi di acquistare le azioni quotate sul listino di Hong Kong. Viceversa, per gli investitori internazionali si aprirà gradualmente una porta d'accesso alle azioni cinesi, che dovrebbero anche vivere un percorso di maggiore trasparenza. Obiettivo del progetto è stabilire rapporti commerciali del mercato azionario attraverso imprese e intermediari mobiliari cinesi.
L'accordo Stock Connect genererà un libero flusso di transazioni transfrontaliere da Hong Kong alla Cina e permetterà, per la prima volta, agli investitori cinesi di negoziare titoli quotati sulla borsa di Hong Kong (le H shares) direttamente attraverso la Shanghai Stock Exchange mediante un broker locale. Allo stesso tempo, consentirà anche ad Hong Kong ed agli investitori d’oltremare, di operare sul mercato azionario cinese (le A shares).
"Questo programma vuole essere un decisivo cambiamento finalizzato all’apertura dei mercati dei capitali in Cina e alla libera circolazione della valuta cinese" commenta Rossana Brambilla, Responsabile Fondi Azionari Asia e Paesi Emergenti Globali di Sella Gestioni.
"Il cambiamento di rilievo è il fatto che gli investimenti da Hong Kong a Shanghai verranno regolati in Renminbi", continua l'esperta. "Questo rappresenta una ulteriore evoluzione alla libera circolazione del Renminbi che di fatto è già diventata una valuta di scambio di rilievo offshore".
Si tratta di un accordo di collaborazione annunciato lo scorso aprile e, che dopo sei mesi di preparazione, dovrebbe essere effettivo da metà ottobre. L'obiettivo è ottenere la graduale apertura del mercato delle 'A shares' (i titoli di Shanghai denominati in valuta locale e accessibili solo agli investitori locali) e la loro quotazione sulla Borsa di Hong Kong dove, invece, l'investimento straniero è ben accetto.
Secondo Brambilla, "la principale implicazione di breve per i mercati finanziari è stata una convergenza delle valutazioni delle A ed H shares, come dimostrato dalla sovraperformance del mercato locale cinese, mentre a medio termine aumenterà notevolmente il peso del mercato azionario cinese negli indici globali". Infatti attualmente i mercati locali cinesi nonostante l’elevata capitalizzazione complessiva, per le notevoli restrizioni a cui sono sottoposti, sono ovviamente esclusi dagli indici globali.
Nonostante gli investimenti effettuati nel quadro del Shanghai-Hong Kong Stock Connect siano ancora vincolati a limiti di massima, sembrano essere un'ottima opportunità per gli investitori che vogliano entrare nel mercato cinese. "Tuttavia, se da un punto di vista tecnico questo programma costituisce un cambiamento di rilievo, altra faccenda sarà la capacità degli investitori internazionali di muoversi in un mercato dove molto scarso è l’accesso alle informazioni", conclude l'esperta.