Una grossa sfida per le reti riguarda lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche. Serve rendere la tecnologia funzionale per la consulenza.
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In occasione del digital edition di Consulentia 2020, nell’indagine di McKinsey, realizzata in collaborazione con ANASF, sono state fotografate le prospettive di evoluzione del settore e dei professionisti del risparmio. Cristina Catania, partner Mckinsey & Company mostra i risultati di una consulenza che è riuscita a resistere alla pandemia e soprattutto maturare consapevolezza rispetto alla valutazione dell'impatto dell'attuale fase di emergenza e delle future prospettive di ripresa. “Dopo la crisi del 2008, il settore ha dimostrato di sapersi risollevare, portando a casa risultati che possono ritenersi di estremo successo”, spiega l’esperta. “Durante l’anno, la fiducia dei consulenti è progressivamente aumentata su diverse tematiche: prima fra tutte i flussi netti di crescita. Nel corso dell’anno i professionisti hanno rivisto a rialzo le aspettative sui flussi. Stessa cosa riguarda le performance di portafoglio che passano da segno meno davanti a segno più. Infine anche le attese sul pricing di portafoglio sono cresciute nel corso dell’anno. I consulenti si aspettano un impatto molto più contenuto, non solo in riferimento all’anno solare in corso ma anche in futuro.
Secondo Cristina Catania ci sono ancora molte sfide che riguardano il mondo della consulenza. “Il cliente si aspetta una consulenza sempre più digitale”, spiega l’esperta. Per fare questo però le reti hanno bisogno di un maggior supporto dal punto di vista infrastrutturale”.
Secondo Luigi Conte, presidente ANASF, bisogna ripartire soprattutto dai giovani: “In questo momento non bisogna aumentare solo le masse in portafoglio, ma anche le relazioni per poter ottenere nuove quote di mercato. Bisogna rendere la tecnologia funzionale al lavoro, dove i progetti di vita del cliente devono rimanere centrali al servizio”, spiega. “Penso che sia importante educare gli italiani alla programmazione, definire quindi gli obiettivi secondo un congruo orizzonte temporale di riferimento. Bisogna guardare al futuro con gli occhi di un bambino con la speranza di un futuro migliore e sostenibile”.
Paolo Molesini, presidente Assoreti è positivo per il futuro: “Il trend di crescita iniziato nel 2008 continuerà anche nei prossimi anni. Il concetto di consulenza seguirà sempre più una visione olistica: il mio invito ai banker è aiutare a far ragionare il cliente secondo delle logiche di diversificazione degli investimenti in un orizzonte temporale di medio lungo periodo”, spiega. “Aiutare il cliente a fare delle scelte è molto difficile. Il nostro lavoro si basa su una funzione educativa: il cliente non è solo un consumatore di un prodotto specifico, ma deve essere valorizzato il servizio”, conclude.