La Commissione sollecita Italia e Estonia a attuare le norme UE sui fondi alternativi

loungerie
foto: autor loungerie, Flickr, creative commons

In tema di investimenti alternativi è tempo di accelerare i processi di adeguamento. E i paesi interessati sono due: l’Italia e l’Estonia. Così, la Commissione europea li ha formalmente sollecitati a recepire nel proprio ordinamento giuridico nazionale la direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi (2011/61/UE) e a notificarle le pertinenti misure nazionali di attuazione. La direttiva definisce il quadro regolamentare e di vigilanza per i gestori di regimi di investimento alternativi destinati a investitori professionali. Le norme europee armonizzate contenute nella direttiva sono intese ad accrescere la trasparenza delle attività dei gestori di fondi di investimento alternativi (Gefia) e dei fondi da essi gestiti. A oggi, la direttiva è stata recepita parzialmente da entrambi gli Stati membri.

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