La diversità di genere sbarca a Piazza Affari

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foto: autor Marco_ask, creative commons

La diversità, anche di genere, entra a far parte del Codice di autodisciplina delle società quotate italiane ed è ora oggetto di espresse raccomandazioni secondo la consueta formula del comply or explain. Lo ha deciso il Comitato per la Corporate Governance che si è riunito a Milano, presso Borsa Italiana, sotto la guida di Maria Patrizia Grieco (Presidente Enel). La precedente versione del Codice (2015) è stata integrata al fine di salvaguardare gli effetti positivi della Legge “Golfo-Mosca” (n. 120/2011) sull’equilibrio di genere nella composizione degli organi sociali delle società quotate anche successivamente al venir meno della sua efficacia a partire dal 2020.

Le novità si articolano secondo i tre livelli che compongono tipicamente il Codice: principi, criteri applicativi e commento. Il nuovo principio raccomanda agli emittenti di applicare criteri di diversità, anche di genere, per la composizione sia del consiglio di amministrazione che del collegio sindacale. Il relativo criterio applicativo concretizza l’obiettivo di diversità di genere definendo la quota di un terzo del “genere meno rappresentato” nel consiglio amministrazione e nel collegio sindacale, promuovendo così il mantenimento volontario degli effetti della Legge “Golfo-Mosca”. Il commento alle nuove raccomandazioni così introdotte suggerisce, con la flessibilità che contraddistingue il Codice di autodisciplina, diversi strumenti per implementare la quota di un terzo, da individuare anche in funzione degli assetti proprietari dell’emittente e che spaziano dalla clausola statutaria, alle politiche di diversità, agli orientamenti del Cda agli azionisti, fino alla lista presentata dal Cda uscente.

Nell’identificare i principi che dovrebbero orientare gli azionisti e il CdA nella definizione della composizione ottimale del consiglio stesso, il Comitato ha comunque ribadito che i criteri di diversità, anche di genere, sono adottati nel rispetto dell’obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità di tutti i suoi componenti. Al di là della composizione degli organi sociali, il Comitato, tenendo conto dell’evoluzione delle best practice internazionali, ha inoltre inserito nel commento del Codice l’auspicio che tutti gli emittenti quotati adottino misure atte a promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nell’intera organizzazione aziendale, monitorandone la concreta attuazione.

Gli emittenti sono invitati ad applicare le nuove raccomandazioni del Codice dal primo rinnovo delle cariche sociali successivo alla cessazione degli effetti della Legge “Golfo-Mosca”. Nella stessa riunione il Comitato ha anche deciso di avviare una revisione complessiva del Codice, che sarà completata nel corso del 2019, volta a razionalizzarne la struttura e a rafforzare il ruolo della governance nell’orientare le società verso una crescita sostenibile nel lungo periodo e nel favorire l’accesso al mercato. Il 10 e l’11 dicembre 2018 si terrà a Milano la Italy Corporate Governance Conference. La conferenza, promossa dal Comitato e organizzata da Assogestioni ed Assonime in cooperazione con l’OCSE e il supporto di Borsa Italiana, ha raggiunto la sua quarta edizione e rappresenta un appuntamento ormai consolidato di incontro e di dibattito di respiro internazionale sulla corporate governance.