“La gente pensa che investiamo solo in equity emergente e non guarda tutto il resto"

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immagine ceduta dall'entità

Dal 2009, il patrimonio di Aberdeen si è più che quadruplicato, raggiungendo i 450 miliardi  di euro, ed è passato dall’avere un’unica strategia riconosciuta di equity long only ad offrire ai suoi clienti tutte le principali strategie. Matteo Bosco, head of Business Development di Aberdeen per il Sud Europa e la Svizzera, afferma che “stiamo crescendo enormemente nel segmento istituzionale e abbiamo firmato molti nuovi contratti di distribuzione. Il miglior modo per noi di operare in Italia è continuare a creare una struttura forte per consolidare la relazione con i nostri partner. Il mercato è cambiato completamente e l’architettura aperta si è affermata”. Come risultato di questa crescita e dei piani di espansione geografica, la società scozzese è passata dall’avere meno di 10 uffici a 35 in tutto il mondo.

Bosco sostiene che "il brand è riconosciuto e abbiamo una comprovata esperienza", sottolineando che oggi Aberdeen è fra le prime 10 società di gestione indipendenti ed è l'unica non americana. “Per noi indipendenza significa  autonomia non solo dalle banche o assicurazioni, ma anche dai singoli prodotti, mercati, clienti e dagli azionisti dominanti”. In questo contesto è stata una svolta decisiva per le sorti della società, la decisione di chiudere la sua principale strategia: "È cambiata la nostra posizione sul mercato, è stato un segnale forte".

Un brand più globale

Il responsabile dello sviluppo del business continua spiegando lo sforzo fatto da Aberdeen per essere qualcosa in più di una società di gestione specializzata nei mercati emergenti: "Siamo più visibili nei paesi emergenti perchè nel passato sono stati meno liquidi e meno trasparenti e il nostro lavoro di ricerca ci ha permesso di evitare diversi errori. Ma negli ultimi anni ci siamo sviluppati anche in altre asset class dove la ricerca può aggiungere valore. Ad esempio l’high yield, il real estate, il private equity e gli alternativi in genere. Tutte asset classes che in un contesto di bassi tassi di interesse possono portare benefici ai portafogli dei nostri clienti. D'altra parte, la nostra conoscenza dei mercati emergenti ci conforta data la loro crescita economica che continua ad attrarre capitali. Nei prossimi anni, ci attendiamo un forte aumento delle emissioni obbligazionarie da parte degli Stati nelle loro valute locali e da parte delle società in Asia per poter accompagnare il forte sviluppo economico. Anche in tale ambito la conoscenza approfondita dell’area sarà di aiuto per prendere i rischi che aiuteranno ad aumentare il rendimento dei portafogli. Bosco prende spunto da questi argomenti per far notare quanto sarà più complesso generare rendimenti nei prossimi anni dato l’ormai basso livello dei tassi di interesse. "I clienti si sono abituati a ricevere buoni rendimenti con rischi tutto sommato contenuti, i titoli di stato erano una manna. Oggi per prendere i rischi necessari a generare un rendimento adeguato alle attese bisogna essere in grado di scegliere bene", spiega il manager. 

L'acquisizione della società Scottish Widows Investment Partnership (SWIP) è stato l'ultimo passo importante di Aberdeen per migliorare la crescita del gruppo. Per Matteo Bosco "si è trattato di una mossa strategica che ha permesso di completare la gamma di Aberdeen nel multi-asset, che consideriamo fondamentale per il futuro”. 

Novità per i prossimi mesi

Alla domanda se Aberdeen pensa di aumentare ulteriormente la propria gamma di prodotti, Bosco rivela alcune delle novità che bollono in pentola. In primis la creazione di un’ambiziosa piattaforma di investimenti alternativi in cui lavorano 80 analisti e che attualmente gestisce 15 miliardi di sterline. “Tramite questa piattaforma investiamo in prodotti immobiliari, hedge funds, private equity e infrastrutture. Lavoriamo per combinare vari gradi di liquidità negli investimenti alternativi, e questo sarà un grande elemento di differenziazione in futuro, specie se i tassi rimarranno ancora bassi a lungo" dice. “Nei prossimi mesi prevediamo di lanciare prodotti alternativi innovativi per i clienti alla ricerca di valide soluzioni in questo spazio”. Altra novità sarà il lancio nei prossimi mesi di un prodotto multi-asset globale orientato al reddito. Inoltre, abbiamo intenzione di lanciare un fondo obbligazionario India, dal momento che Aberdeen è ottimista sullo sviluppo dell’economia indiana sotto la nuova leadership. Tale fondo va a completare una gamma di fondi regionali e di copertura dei vari paesi emergenti che comunque permettono alla società di mantenere una adeguata copertura.

E in Italia?

Uno degli argomenti che stanno tenendo banco in Italia è la quotazione dei fondi in Borsa, che Bosco vede come “un’opportunità per il mercato”, e si dice “favorevole a qualsiasi forma di competizione”. Nel frattempo ritiene che il mercato sia “inondato da prodotti absolute return”. Questo trend preoccupa Bosco: "si stanno ripetendo gli stessi errori del passato. Preferisco essere semplice e umile e non tentare i clienti con la promessa di rendimenti elevati predefiniti”, conclude