La gestione attiva non ha funzionato nell’ultimo anno

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Gli ultimi risultati semestrali della S&P Indices Versus Active Funds (SPIVA®) Europe Scorecard – Mid-Year 2019, che analizzano la performance dei fondi a gestione attiva a fronte dei rispettivi benchmark, hanno rivelato quanto la prima parte del 2019 sia stato un anno difficile per i gestori attivi, che hanno dovuto faticare molto di più per dimostrare le proprie abilità, non riuscendo nell’intento nella maggior parte dei casi.

Secondo la scorecard al 30 giugno 2019 il 90% dei fondi attivi europei ha sottoperformato i rispettivi benchmark tra la metà del 2018 e la metà del 2019. Nel periodo in rassegna, il rendimento ponderato per gli attivi del gruppo è stato negativo, mentre il benchmark dell’S&P Europe 350® ha segnato una performance del 5,3%.

Nonostante i rendimenti eccellenti, il confronto tra gestione attiva e benchmerk non è stato incoraggiante:

  • Fondi azionari europei: il 90% dei fondi azionari paneuropei a gestione attiva denominati in euro ha reso meno dell’S&P Europe 350 nell’arco di un anno. Questa quota sale al 78% e all’88% su un orizzonte quinquennale e decennale.
  •  Fondi azionari italiani: nell’arco di un anno, l’81% dei fondi azionari italiani a gestione attiva ha sottoperformato l’S&P Italy BMI. Questo dato scende al 70% su un orizzonte decennale.
  • Fondi azionari statunitensi: l’84% dei fondi azionari statunitensi a gestione attiva denominati in euro ha reso meno dell’S&P 500 nell’arco di un anno. Questa quota sale al 92% e al 98% su un orizzonte quinquennale e decennale.
  • Fondi azionari globali: l’87% dei fondi azionari globali a gestione attiva denominati in euro ha sottoperformato l’S&P Global 1200 nell’arco di un anno. Questa quota sale al 94% e al 99% rispettivamente su un orizzonte quinquennale e decennale.
  • Fondi dei mercati emergenti: il 58% dei fondi azionari dei mercati emergenti a gestione attiva denominati in euro ha reso meno dell’S&P/IFCI nell’arco di un anno. Questa quota sale al 91% e al 95% rispettivamente su un orizzonte quinquennale e decennale.

Andrew Innes, EMEA head of Global Research and Design, di S&P Global ha commentato: “Le nette flessioni registrate dai mercati azionari alla fine del 2018 sono state accompagnate dalla generale sottoperformance di molti fondi attivi europei, contestando la convinzione comune che i gestori attivi tendano a essere avvantaggiati nei mercati volatili. Nonostante il miglioramento dei mercati nella prima metà del 2019, i gestori attivi non sono stati complessivamente in grado di recuperare terreno”.