Franchi (Trusteam): “La soddisfazione dei clienti come driver delle nostre performance”

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Stefano Franchi, business development, Trusteam Finance

Con l’avvento della digitalizzazione ha avuto inizio una nuova era, quella del cliente. Oggi, il cliente ha infatti il potere di scegliere tra le diverse offerte di beni e servizi, diventando il motore di crescita delle imprese. Trusteam Finance, società di gestione indipendente francese, ha deciso di sfruttare questa idea come criterio base per la selezione dei titoli all'interno dei loro portafogli.

La società, nata nel 2000, ha già raggiunto circa 1,2 miliardi di euro di masse gestite; in Italia, distribuisce quattro fondi, di cui due azionari e due misti, tutti caratterizzati da una gestione secondo criteri SRI. Funds People ha incontrato Stefano Franchi, business development per l’Italia della società, il quale ha illustrato la loro visione di come il mondo stia cambiando, e come questo cambiamento possa essere sfruttato al fine di cogliere le opportunità d’investimento.

Franchi ha spiegato: “Siamo convinti che il cliente sia il principale attore dell'impresa, per questo utilizziamo il livello di soddisfazione della clientela come criterio di selezione dei nostri investimenti. Per quale motivo? Perché un cliente soddisfatto ritorna a comprare, raccomanda il brand e genera quindi più fatturato. Dunque, in un mondo con una crescita debole come quello in cui viviamo, questo è un punto di forza. Il cliente soddisfatto è meno sensibile ai rialzi di prezzo, permette quindi alle aziende di avere un magggiore ‘pricing power’, un potere fondamentale in un ambiente molto concorrenziale, come quello di oggi. Da questa idea nasce il processo di selezione titoli ROC (Return On Customer)”.

“Utilizziamo circa 40 partnership con istituti di sondaggi e agenzie di consulting per individuare le imprese preferite dai clienti. I vari sondaggi possono essere diretti, tramite società specializzate o utilizzando i social network. Verifichiamo poi che le imprese abbiano una politica orientata al cliente e che rispettino criteri ESG. Successivamente, a seguito di un’analisi finanziaria, scegliamo cosa inserire in portafoglio”, aggiunge Franchi.

Questa filosofia viene applicata in tutti i prodotti gestiti da Trusteam Finance, tra cui il suo fondo flagship Trusteam Optimum, un bilanciato che mira ad ottenere performance di lungo termine, con un certo controllo del rischio (volatilità target del 2%). “Cerchiamo di limitare il rischio di insolvenza e, a tal fine, selezioniamo gli emittenti che rispettano i nostri criteri di soddisfazione del cliente. Il debito emesso da imprese che soddisfano questo criterio è più robusto. Inoltre puntiamo a diversificare gli emittenti obbligazionari, oggi ne abbiamo circa 100 in portafoglio. Desideriamo anche controllare e limitare il rischio di credito, il fondo ha infatti un limite all'esposizione delle emissioni più rischiose, con un massimo del 20%. Infine evitiamo anche i rischi di cambio, investendo solo in debito denominato in euro”, spiega l'esperto.

“L'acquisto di debito aziendale orientato al cliente offre tre vantaggi: 1) Si riduce il rischio di insolvenza, poiché una società con clienti fidelizzati è più solida; 2) finiamo per analizzare società che la finanza tradizionale non considera, questo ci permette di investire in bond che offrono un extra-rendimento; 3) infine offriamo una reale diversificazione all'asset allocation, limitando il rischio di contagio”, conclude Franchi.