Lazard Frères Gestion, quanto manca alla prossima recessione?

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Se vi state domandando quando possa ancora durare questo ciclo economico, Matthieu Grouès, managing director e CIO di Lazard Frères Gestion ha provato a dare un’idea delle tempistiche. Ma prima di svelarle cerchiamo di capire quali sono le condizioni economiche attuali. L’attuale crescita globale è ancora forte e robusta e offre ancora diverse opportunità d’investimento. “Riteniamo che i fondamentali siano ancora di supporto per l’economia reale e che ci siano ragionevoli opportunità di sconto nei mercati globali”, spiega Grouès. 

Le politiche di stimolo fiscale promosse da Donald Trump hanno riportato sui massimi l’economia americana segnando un nuovo record. “Negli Stati Uniti, indicatori come il tasso di disoccupazione (ai minimi storici) ci fanno pensare che stiamo arrivando alla fine del ciclo economico, ma altri come inflazione e salari sono ancora a dei livelli di overheating bassi”, puntualizza il CIO. “Non bisogna però dimenticare che i rischi reali di una trade war sono presi molto sul serio dai mercati e possono avere un impatto significativo sulla crescita globale”.

Per quanto riguarda i mercati in via di sviluppo si è registrata una crescita più debole e i recenti eventi che hanno colpito Argentina, Turchia e Brasile hanno aumentato il rischio contagio sul fronte emergente. “Tuttavia, questo per noi è stata un’occasione per comprare a sconto molti titoli che offrono un elevato valore”. 

Anche sul fronte europeo i fondamentali sono buoni sia sul mercato azionario che obbligazionario. Secondo il manager le maggiori opportunità d’investimento nel breve-medio periodo sono da ricercare sul mercato high yield e sul mercato azionario europeo date le basse valutazioni che il mercato sta prezzando.

 

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Fonte: Lazard Frères Gestion.

Dando uno sguardo anche alle politiche monetarie delle banche centrali: la FED continua nella sua politica di rialzo dei tassi d’interesse, anche se ci troviamo ancora in una fase cosiddetta accomodative, mentre oltreoceano la BCE sta cominciando solo ora a ridurre il quantitative easing. “Alla luce di questo, penso che siamo ancora lontani dalla fine del ciclo economico. A meno che non si concretizzino dei rischi geopolitici, non ci aspettiamo una recessione prima dei prossimi 15 mesi”, conclude Grouès.