Le authority si accordano per proteggere il risparmio gestito nel caso di un no-deal Brexit

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Un respiro di sollievo per l'industria europea del risparmio gestito. A meno di due mesi dall’uscita del Regno Unito dall’UE, le authority britanniche ed europee hanno raggiunto un accordo chiave per salvaguardare la continuità dell'attività del settore. L'ESMA e la UK Financial Conduct Authority hanno firmato un "Memorandum of Understanding" per avviare un quadro di cooperazione tra l'Europa e il Regno Unito.

Pertanto, i regolatori hanno delineato le linee di cooperazione in materia di supervisione, scambio di informazioni e supervisione delle agenzie di rating del credito e dei depositi commerciali.

La chiave di volta dell'accordo sta nella capacità di "delegare" la gestione. La maggior parte dei veicoli europei è domiciliata in Lussemburgo o in Irlanda ma "delegano" la gestione all'entità con sede nel Regno Unito. Una Brexit senza accordo in questa materia - come succede adesso - comporterebbe un importante sconvolgimento. Secondo il regolamento UCITS, la delega a società di gestione non europee (Regno Unito, in questo caso) non è consentita a meno che non vi sia un accordo di cooperazione tra i regolatori. Accordo che è stato firmato, appunto, questo venerdì.

È un passo importante, come spiega Tanguy Van de Werve, direttore generale di EFAMA, per evitare interruzioni nel risparmio gestito. "Il piano d'emergenza è di conforto per l'industria, ma soprattutto garantisce agli investitori europei di poter continuare ad avere accesso alle principali expertise per la gestione dei loro risparmi", ha affermato in una nota. Per l'associazione, l'annuncio di oggi elimina gran parte dell'incertezza giuridica nel caso si verifichi il peggiore scenario possibile, ossia una Brexit senza accordo.