L'espansione economica negli Stati Uniti è sul punto di compiere dieci anni, e la politica monetaria della Fed sta pian piano portando a una riduzione della liquidità sul mercato. "Sebbene diversi indicatori macroeconomici mostrano pericolosi segnali di surriscaldamento, ciò non significa che la liquidità sia l’unico investimento possibile per l’investitore”, si legge nell’ultimo report di PIMCO. “In un mercato in cui ci sono poche opportunità, l'asset manager offre cinque idee per investire alla fine del ciclo economico. Vediamole assieme:
1) Obbligazioni con scadenze più brevi: PIMCO preferisce obbligazioni societarie americane a breve termine, che attualmente stanno offrendo rendimenti più attraenti (rispetto agli anni precedenti) a causa di rialzi dei tassi da parte della Fed. "Quest'asset class potrebbe diventare un investimento difensivo, in caso di rallentamento dell’economia o di una recessione".
2) Valute emergenti: Le attività dei mercati emergenti hanno affrontato una tortuosa strada nel 2018 e sono stati puniti troppo severamente considerando i rischi attuali. “Il che ci porta a concludere che un investimento diversificato e di dimensioni adeguate dovrebbe far parte di qualsiasi asset allocation a lungo termine".
3) L'oro: Il metallo giallo è considerato sottovalutato rispetto alla sua media storica probabilmente perché, nel breve termine, sta causando il rafforzamento del dollaro USA. “Non bisogna dimenticare però che l’oro ha importanti proprietà come riserva di valore a lungo termine”.
4) Grande capitalizzazione vs piccola capitalizzazione. In linea con il tema dell'alta qualità per eccellere in questa fase del ciclo economico, e date gli interessanti punti di ingresso, PIMCO è sovraesposto su investimenti in large cap rispetto alle concorrenti, le quali preferiscono società a bassa capitalizzazione.
5) Premi di rischio alternativi: Diversificare le strategie investendo in soluzioni alternative diventa importante. “Bisogna però tener ben presente di mantenere un’elevata liquidità dell’investimento".
