Le commodity sono fra le asset class più interessanti del 2015. Ma ci vuole cautela

MASSIMO_SIANO
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Le commodity, insieme alle azioni dei mercati sviluppati, sono una delle prime scelte degli investitori per il 2015. E nel primo caso, sono i metalli preziosi e l’agricoltura le categorie di materie prime più popolari del 2015. Il dato emerge da un sondaggio di ETF Securities, provider indipendente di Exchange Traded Product (ETP), condotto in occasione della Conferenza Annuale sugli Investimenti organizzate dal gruppo a Francoforte, Londra, Parigi, Milano e Zurigo nei mesi di gennaio e febbraio. Emerge anche che gli investitori utilizzano gli ETP all’interno di differenti strategie, sebbene gli approcci tattici si siano dimostrati il metodo preferito. Inoltre, il 55% degli intervistati preferisce le azioni dei mercati sviluppati in conseguenza dell’accresciuta fiducia nell’economia globale mentre le azioni dei mercati emergenti, le materie prime e le valute sono impiegate nella diversificazione dei portafogli e gli ETP sono utilizzati per un’ampia gamma di strategie di investimento.

L’indagine è stata condotta su 446 professionisti e si è concentrata sulle prospettive macroeconomiche globali, le materie prime e i cambi. I partecipanti intervistati hanno dichiarato che le materie prime sono ancora una delle asset class maggiormente apprezzate nel 2015, e il 40% degli investitori basati a Londra ritiene che il comparto dei metalli preziosi realizzerà le migliori performance. Gli investitori italiani e svizzeri hanno poi dichiarato di prediligere il comparto agricoltura, rispettivamente con il 47% e il 30% dei voti. Nel complesso, il 48% degli investitori prevede una stabilizzazione del prezzo dell’oro fra i 1.250 e i 1.400 dollari americani nel corso del 2015. “Si tratta di un’asset class tradizionalmente utilizzata per scopi difensivi, soprattutto alla luce delle crescenti preoccupazioni su stagnazione e deflazione in Europa, nonché dei timori di un deprezzamento della valuta. Anche gli svantaggi correlati all’oro appaiono limitati: solo il 6% degli investitori, infatti, ritiene che il prezzo scenderà al di sotto dei 1000 dollari nel corso del 2015”, commenta Massimo Siano (nella foto), head of Italy e di Southern Europe di ETF Securities.

Gli ETP sul petrolio di ETF Securities hanno registrato i maggiori afflussi nel corso del primo trimestre, per un totale di 1.05 miliardi di dollari americani, grazie alla decisione degli investitori di sfruttare i prezzi bassi per aumentare l’esposizione. Il sondaggio evidenzia inoltre che nel 2015, secondo gli investitori, l’eccesso di produzione sarà il fattore di maggiore impatto sul prezzo del petrolio. Bernhard Wenger, head of European Distribution per ETF Securities, ha commentato: “la maggior parte dei nostri investitori è ottimista e dimostra maggiore fiducia riguardo alle prospettive di crescita economica per il 2015, il che riflette l’accresciuta attenzione per i mercati azionari maturi. Alla luce della perdurante volatilità dovuta all’incertezza del quadro macroeconomico globale, la diversificazione del portafoglio rimane il tema principale nelle agende degli investitori, e le allocazioni sulle commodity sono una parte fondamentale di questa strategia. Con l’evolvere delle necessità degli investitori, ETF Securities continua a sviluppare soluzioni di investimento multi-asset che permettano loro di differenziare in modo intelligente i propri portafogli.”