Le migliori idee dello Schroder ISF Euro Equity

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Lo Schroder ISF Euro Equity è il fondo azionario che investe nell’Eurozona di riferimento nel mercato italiano. Lo è perché si tratta dell'unica strategia della sua categoria che vanta il triplo rating ABC Funds People: Preferito dagli Analisti, Blockbuster e Consistente. È una strategia gestita da Martin Skanberg, gestore che ha vissuto un 2017 molto speciale. Prima di tutto, perché lo scorso anno è stato nominato il miglior gestore azionario europeo da Morningstar. E, in secondo luogo, perché il 2017 è stato particolarmente positivo per il fondo.

Lo scorso anno infatti, il prodotto ha generato un rendimento netto del 16,2%, 3,7 punti in più rispetto all'MSCI EMU, il suo benchmark. Ciò ha rafforzato il buon posizionamento della strategia a 3 e 5 anni, periodi in cui il fondo Schroders si è posizionato nel primo quartile. "Non siamo né un fondo value né un fondo growth. Seguiamo uno stile blend, in cui cerchiamo opportunità in titoli sottovalutati dai mercati, e crediamo che ciò possa continuare a guidare i rendimenti del fondo anche nel 2018", afferma il manager. A suo avviso, le prospettive per le azioni europee rimangono molto favorevoli.

"Il contesto economico continua ad essere molto incoraggiante, dato che gli indicatori guida continuano a mostrare grande solidità. Inoltre, ci sono indicazioni che alcuni dei valori precedentemente ignorati tornino ad attirare l’attenzione degli investitori man mano che le correlazioni diminuiscono", afferma. Il modo in cui il gestore affronta il mercato è attraverso un approccio pragmatico, basato su una strategia bottom-up, che sfrutti le risorse di analisi dell’asset manager britannico. "Ciò si riflette chiaramente nel valore che la selezione di titoli ha aggiunto alle performance del prodotto nel 2017", rivela. Ma... quali sono state le migliori idee di Skanberg lo scorso anno?

Svolgendo la performance attribution si può osservare che, dei circa 50 titoli che il gestore solitamente detiene in portafoglio, Zodiac Aerospace è quello che ha contribuito maggiormente alla performance dello Schroder ISF Euro Equity (+72 punti base). "L’acquisto dell'azienda rifletteva la nostra aspettativa che questa si trovasse ad affrontare problemi nell'esecuzione e nella consegna degli ordini. Dopo un'offerta da parte dell’omologo Gruppo aerospaziale francese, Safran, gli aumenti del prezzo delle azioni di Zodiac ci hanno permesso di recuperare i profitti ancor prima di quanto previsto, il che ci ha portato a trarne benefici e a vendere la nostra posizione", spiega.

E.On è stato il secondo titolo che ha maggiormente contribuito al rendimento del fondo. "L'azienda di utility tedesca ha contribuito a 70 punti base di rendimento attraverso il miglioramento del suo bilancio grazie ad un rimborso fiscale pari a 2,85 miliardi di euro, il che ha facilitato le preoccupazioni circa gli elevati livelli di fornitura e di onere del debito netto. Successivamente, abbiamo trattenuto parte dei benefici riducendo successivamente la nostra posizione".

Il terzo titolo che ha maggiormente contribuito alla performance del fondo è STMicroelectronics. "Dopo un forte 2016, e dopo l'annuncio dell'aggiudicazione di un importante contratto per la progettazione di sensori di immagini per Apple, la società ha offerto al portafoglio un ritorno di 64 punti base. Abbiamo chiuso la nostra posizione nell'aprile del 2017, considerando che il prezzo delle azioni rifletteva il valore intrinseco dell'azienda".

Un altro importante contratto che ha portato beneficio è stato Leoni, una società che ha anch’essa contribuito con 64 punti base al rendimento del portafoglio. "Il produttore di sistemi di scrittura via cavo, che è al di fuori dell’MSCI EMU, ha ricevuto un grande volume di ordini per i suoi prodotti di mobilità elettrica, il che gli conferisce grande visibilità sull’attività fino al 2020. Manteniamo la nostra posizione con l'aspettativa che i recenti cambiamenti nella gestione diano anche un impulso all'apprezzamento del prezzo delle azioni", spiega.

Per quanto concerne il 2018 invece, SAP (4,91%), Siemens (4,02%), BNP Paribas (3,94%), Porsche (3,78%) e Unicredit (3,65%) sono, in quest’ordine, le cinque scommesse principali del gestore. In totale, le prime dieci posizioni occupano il 35,84% del portafoglio. A livello settoriale, le principali scommesse di Skanberg si concentrano sul settore industriale (16,03%), delle materie prime (15,6%) e finanziario (15,56%).