Le tre occasioni del nuovo anno (secondo Hedge Invest)

Filippo_Lanza
immagine concessa

L’anno appena cominciato si prospetta ricco di opportunità, almeno secondo gli esperti di Hedge Invest. Secondo la società di gestione, infatti, il 2018 sarà un anno”molto intenso” tra la conclusione delle trattive sulla Brexit, le elezioni politiche in Italia e le politiche via twitter di Donlad Trump. Vigili sui dati inflazionistici, che considerano la maggiore fonte potenziale di volatilità, la SGR presta attenzione ad altri potenziali fattori scatenanti della volatilità (dalle elezioni italiane al rischio geopolitico in Asia e Medio Oriente, spesso non prezzato in modo adeguato dai mercati). “L’approccio per quest’anno sarà quello di rimanere posizionati per trarre vantaggio dall’aumento della volatilità che osserveremo nei principali mercati, proteggendoci, al contempo, dai rischi macroeconomici”, afferma il gestore Filippo Lanza. “In questo modo, saremo pronti a cavalcare le diverse ondate di volatilità su tutto lo spettro dei mercati e, ovviamente, in special modo nel reddito fisso e nel credito”. Ma quali sono i settori focus sui quali concentrarsi? Secondo la SGR, specializzata nella creazione e gestione di prodotti di investimento alternativo, sono almeno tre i settori dove gli esperti si concentrerranno nei prossimi mesi.

#1 Bond bancari, un trend da cavalcare

Dopo mesi (e anni) di difficoltà degli istituti di credito europei, con bilanci negativi e una serie di crediti deteriorati da smaltire, il nuovo anno si prospetta all’insegno del miglioramento e di nuove opportuntità. “Vediamo un solido potenziale per gli emittenti finanziari europei nel 2018 e quindi continuiamo ad essere molto attivi in questo comparto, sia dal punto di vista del credito che in quello azionario”, spiega Lanza. “L’allentamento delle pressioni dovuto alla pulizia dell’esposizione ai crediti non performanti sarà positivo per gli spread periferici di Spagna e Portogallo. In Italia vediamo dei rischi per le valutazioni azionarie di alcune banche, i cui prezzi dei titoli restano incerti. Contemporaneamente, però, ciò potrebbe essere un’opportunità sul lato del credito di questi stessi istituti”. Inoltre  “uno dei temi chiave del 2018, in generale, sarà la reflazione, che creerà opportunità, soprattutto per i titoli azionari delle banche più sensibili ai tassi di interessi. Vediamo positivamente anche alcune società specializzate nel settore dei pagamenti, la cui crescita dei titoli azionari è stata e sarà guidata dall’evoluzione tecnologica”.

 #2 Corporate bond, un comparto ricco di eventi

Che il settore dei bond societari sia costosissimo (e con un rischio sottostimato) non è certo una novità.  Ma il comparto, per Lanza, sarà ricco di eventi nel 2018. L’attuale contesto, secondo Hedge Invest, risulta infatti perfetto per una strategia basata sull’analisi dei fondamentali come la loro: “offre un territorio fertile per andare short con bassi costi di carry. Inoltre, in questo contesto i bond tendono a salire sulle cattive notizie e, dopo aver reagito in modo eccessivo, tendono poi a trattare sopra il fair value, per via della domanda in eccesso. In questo mercato bisogna essere veloci a reagire, in quanto il target price può essere raggiunto più rapidamente del previsto”, specifica poi il gestore.

“Alcune delle maggiori opportunità che prevediamo in ambito corporate”, continua Lanza, “sono rappresentate dalle grandi società con una struttura delle fonti di finanziamento molto complessa, che stanno attraversando una fase di ristrutturazione. Questo tipo di situazioni offre opportunità sia sul fronte del credito che su quello equity attraverso operazioni di arbitraggio. In secondo luogo, vediamo opportunità in settori generalmente poco amati, dove un elemento catalizzatore potrebbe attrarre nuovamente gli investitori, come il comparto TMT italiano (Telecom Italia e Mediaset), e il settore retail e quello Oil&Gas nel Regno Unito. Infine, la compressione di rendimento tra bond senior e subordinati permetterà agli investitori di andare short su determinate aziende con costi di carry minimi”. “Il 2018 sarà un anno molto intenso anche sul fronte M&A, soprattutto negli Stati Uniti”, conclude l’esperto. Per questo la società continerà a investire sulle transazioni annunciate per sfruttare i disallineamenti di prezzo e monitorare alcune situazioni prima dlel’annuncio di fusioni e acquisizioni.

#La scommessa tecnologica

Secondo Hedge Invest, in un modo in cui società tradizionali soffrono la concorrenza di aziende più giovani e dinamiche, con tecnologie in grado di fronteggiare i nuovi corsi dei mercati e a costi perfino ridotti, le aziende già indebitate saranno contrette ad indebitarsi ancora di più per poter competere o tramite operazioni di M&A o investendo appunto nella tecnologia. “Vediamo e ci aspettiamo molte opportunità per andare short sul debito delle aziende tradizionali altamente indebitate, il cui vantaggio competitivo sta diventando obsoleto”, aggiunge Filippo Lanza. “Il nostro focus sarà sull’identificare i modelli di business sostenibili che si dimostreranno vincenti nel gioco distruttivo/costruttivo della tecnologia”.