Il gestore della strategia con rating FundsPeople presenta la view di mercato e le opportunità nel credito in un contesto segnato da crescenti rischi politici e geopolitici, dalle difficoltà dell’Europa e da un’inflazione che potrebbe tornare a mordere.
Per accedere a questo contenuto
Volatilità di inflazione e tassi. Difficoltà dell’Europa. E crescenti rischi geopolitici e politici. Soprattutto dopo la rielezione di Trump. Il 2025 per il reddito fisso potrebbe essere segnato dall’incertezza. I rendimenti rimangono tutto sommato interessanti, ma gli spread ristretti non sembrano riflettere tutte le possibili incognite dello scenario. Motivo per cui, per impostare una strategia vincente sull’obbligazionario, la chiavi sono la gestione attiva, la flessibilità e la selettività degli emittenti. Sono questi i presupposti cruciali per navigare i mercati del credito secondo il gestore di DNCA Finance Ismaël Lecanu, che prevede opportunità interessanti nell’asset class, nonostante le molteplici complessità. “L'incertezza rimane elevata sull'obbligazionario, in particolare a seguito della rielezione di Trump”, avverte il gestore della casa francese. “Il rischio principale per noi è l'avversione degli investitori ad acquistare debito pubblico al livello attuale. Tassi neutrali più alti, crescita più resistente, incertezza politica e politiche fiscali accomodanti sono un mix negativo per i mercati dei tassi d'interesse”, dice.
Segnali di incertezza
“In questa fase, la curva dei tassi swap sta già lanciando un segnale di dubbio in tutti i mercati sviluppati, compreso quello tedesco di recente. Nel frattempo, c'è anche il rischio del commercio globale che potrebbe penalizzare alcune aree, come l'Europa o alcuni paesi emergenti”, continua. “Per sintetizzare la nostra visione sui tassi, l'acquisto di obbligazioni sulla parte medio-lunga della curva governativa europea non è compensato da tutti questi rischi. Guardando alle aspettative sui tassi delle banche centrali, riteniamo che il mercato sia troppo ottimista, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei rischi di inflazione”, afferma l’esperto.
View sul credito
Focalizzandosi sulla parte del credito, comparto in cui investe la strategia gestita da Lecanu DNCA Invest Credit Conviction (rating FundsPeople 2024), il gestore mette in evidenza la buona performance dall'inizio dell'anno e la fiducia nella salute delle aziende (specialmente delle large-cap) che continua a essere elevata, soprattutto se confrontata con quella dei governi. “Questo ha portato a un'enorme domanda di credito da parte degli investitori, che attualmente sono più sensibili ai rendimenti nominali che agli spread”, argomenta. Questa domanda secondo Lecanu dovrebbe continuare, “poiché gli investitori vogliono approfittare dei rendimenti positivi dopo molti anni di repressione finanziaria”, osserva. “Tuttavia, a nostro avviso, la valutazione è un vincolo per il mercato del credito, poiché siamo vicini al livello più basso dell'anno e al di sotto della mediana a 10 anni, indipendentemente dal mercato, Investment grade o High Yield. Per lo più, in un contesto generale in cui ci sono pochissimi asset a buon mercato”, dice. “Per concludere con una nota positiva, la storia ha dimostrato che dopo un'ampia sottoperformance (come quella del 2022), il mercato tende sempre a reagire in modo eccessivo. Non saremmo quindi sorpresi di vedere il mercato cercare di raggiungere i livelli più ristretti del 2021”, fa notare.
DNCA Invest Credit Conviction
Secondo Lecanu, la flessibilità è l'elemento chiave della strategia DNCA Invest Credit Conviction, una caratteristica che è stata testata negli ultimi anni in diverse fasi di mercato. “Nel fondo agiamo su due driver di performance: la duration e l'esposizione al credito. Per quanto riguarda la duration, abbiamo la capacità di esporre la strategia in un intervallo compreso tra -2 e +7. Nel credito, dove abbiamo accesso dall'IG all'HY, con un universo globale, abbiamo la capacità di costruire il portafoglio con fonti di carry diversificate”, spiega. “Inoltre, possiamo adattare l'esposizione del portafoglio abbastanza rapidamente grazie alla nostra politica di copertura o di sovraesposizione nel credito attraverso gli indici CDS”, continua. “Infine, in quanto fondo unconstrained, siamo più concentrati, con una media di 150 emittenti, solo nomi in cui riteniamo ci sia valore per i nostri clienti. Tutti questi elementi, messi insieme, collocano la nostra strategia ai vertici delle strategie più efficienti nel lungo periodo”, argomenta.
Opportunità nelle banche e immobiliare
Nonostante l'ottima performance di inizio anno, tra i settori del credito, il gestore continua a preferire il settore bancario. “Dobbiamo riconoscere i bilanci sani e la forte generazione di utili del settore”, dice Lecanu. “Inoltre, continuiamo a vedere il livello di spread del settore superiore a quello dei non finanziari, che dovrebbe invertirsi nei prossimi trimestri”, afferma. Per il gestore di DNCA è interessante anche il settore immobiliare, per lo spazio che ha ancora per convergere verso i livelli pre-crisi. “In effetti, i recenti utili rilasciati dai maggiori emittenti ci danno fiducia sul fatto che il mercato abbia toccato il fondo in termini di valutazione”, osserva. “Infine, le compagnie aeree, sebbene di dimensioni ridotte, rappresentano un'area di interesse per la nostra strategia (credito e obbligazioni convertibili)”, dice. “In termini di mercati globali, pur essendo in maggioranza investiti in euro, abbiamo una diversificazione vicina al 20% sul credito in sterline, dove siamo felici di prendere lo slancio sul lato dei tassi e consideriamo i livelli di spread competitivi al netto dei costi di copertura”, afferma.
Update del portafoglio
Tra le ultime modifiche apportate alle esposizioni del portafoglio per far fronte all'attuale volatilità, il team di gestione ha chiaramente alleggerito l’esposizione ai nomi HY più costosi e ciclici, “poiché le valutazioni non compensano più la volatilità”, spiega il gestore. “Nel frattempo, pur mantenendo un livello limitato di rischio nella duration, intorno a 3, abbiamo implementato un'ampia posizione long spread Regno Unito rispetto a short Germania e Italia sui 10 anni, attraverso i futures: riteniamo infatti che il contesto economico dovrebbe essere più difficile nell'Europa continentale e la situazione politica più fragile”, conclude.