Legg Mason, approccio multi-gestore per acquisire capabilities di rilievo

Immagine ceduta
Immagine ceduta

L’asset manager americano opera su scala globale attraverso un modelllo di investimento multi-affiliate, riunendo una serie di gestori indipendenti che sono specializzati nel loro ambito di riferimento. “Questo ci consente di avere una copertura continuativa anche su asset class dove eravamo meno presenti e che possono rappresentare delle valide alternative per il futuro. Storicamente, siamo conosciuti come asset manager specializzato sull’azionario statunitense e sull’obbligazionario”, afferma Marco Negri, head of Southern Europe di Legg Mason.

Inoltre, aggiunge Negri, “nell’ultimo periodo abbiamo acquisito una serie di società specializzate che ci hanno dato anche profondità per quanto riguarda l’azionario internazionale, europeo e anche sul segmento delle strategie alternative”.  Tra le acquisizioni più rilevanti troviamo Martin Currie, una società specializzata nella gestione azionaria attiva, con particolare focus sull’equity internazionale, europeo e giapponese, così come l’acquisizione della società Entrust, che, fondendosi con l’affiliata Permal, ha dato vita ad EntrustPermal, uno dei più grandi investitori in strategie alternative a livello globale. Sul fronte obbligazionario inoltre il gruppo statunitense può contare da anni sull’expertise di due importanti asset manager: Brandywine Global e Western Asset: “Western Asset in particolare ci consente di focalizzarci su una gestione obbligazionaria flessibile con un approccio che punta all’investimento in diverse asset class obbligazionarie, flessibile e decorrelato rispetto a qualsiasi benchmark di riferimento”, afferma Negri.

Strategie e crescita sul mercato italiano

Nel 2018, Legg Mason festeggia 10 anni di presenza in Italia. Negli ultimi anni la società sta puntando molto sul tema della diversificazione sia in termini di prodotti che di partnership strategiche e, sul fronte degli investimenti, focalizzandosi molto su approcci alternativi e decorrelati dai tradizionali benchmark di mercato. “La crescita sul mercato italiano è stata caratterizzata per diverso tempo da quelle che sono state le nostre migliori capabilities, ovvero l’obbligazionario e l’azionario statunitense. Oggi il nostro focus è sulla promozione di gestori in grado di coprire asset class alternative e aree di investimento sulle quali ci siamo rafforzati molto in termini di specializzazione”, dice Negri. Uno degli obiettivi della società è quello di diversificare e ampliare maggiormente anche in termini di segmenti di clientela, “negli anni abbiamo sviluppato un ottimo rapporto sul canale dei fund buyer, delle reti e a livello istituzionale. È fondamentale coprire tutti i segmenti di mercato”.

Lo scorso anno i prodotti obbligazionari sono stati i più apprezzati dai clienti. Secondo Negri, uno dei punti di forza della società è rappresentato dall’ampia gamma di prodotti obbligazionari offerti alla clientela. “Siamo in grado di offrire approcci obbligazionari differenti e indipendenti, cercando di coprire tutte le esigenze degli investitori, che spaziano dalla ricerca di income, alla decorrelazione, fino alla protezione del capitale”. Inoltre, nonostante l’azionario statunitense sia l’asset class meno in voga al momento, “riteniamo che resti sempre un settore che possa offrire interessanti opportunità per gli investitori, ed è una delle nostre capabilities di rilievo in cui crediamo di saperci distinguere. Punteremo molto sull’azionario internazionale, con particolare focus su quello europeo ed emergente”.