Nei prossimi mesi le aspettative della società, anche alla luce di un approccio “convesso” nella gestione del rischio, guardano in direzione del buon andamento degli utili, “che negli ultimi tempi hanno sempre sorpreso al rialzo”. Loeser indica, al contempo, una permanenza del gap “che si è creato fra Stati Uniti ed Europa, con i primi che marciano a una velocità superiore mentre l’UE è rallentata dalla discussione intorno a temi di governance, come l’apertura dei mercati dei capitali e la mutualizzazione di parte del debito”. Ciononostante, l’AD si colloca “nel campo degli ottimisti” in quanto il blocco UE continua a mantenere un eccesso di risparmio e le banche centrali proseguono “caute ma risolute” nel taglio dei tassi, “anche con la consapevolezza della necessità di ancorare le aspettative di inflazione”. Questo anche a fronte di un quadro macro in forte evoluzione.
All’orizzonte, indica Loeser, “si delineano già tre spinte inflazionistiche legate a transizione energetica, geopolitica (con il reshoring) e demografica”, e insiste in particolare sulla “forma inaspettata” che sta assumendo la prima transizione, “poiché si lega all’evoluzione dei modelli di business connessi all’intelligenza artificiale, tecnologia che richiede una quantità di infrastrutture energetiche importante”. Questa spinta vede un riaccendersi dell’interesse verso il nucleare pulito soprattutto da parte delle big tech, che vanno a occupare un posto di rilievo nella transizione energetica. Il tema delle infrastrutture si collega anche a quello dei private asset, in quanto “l’ingresso di fondi di private equity su questi progetti, pluriennali e articolati, apporta un forte slancio, e anche alla luce di questa evoluzione, lo scorso anno abbiamo scelto di lanciare un fondo di private equity con l’obiettivo di supportare il sistema Italia e creare interessanti opportunità di rendimento per gli investitori professionali e istituzionali”.
3/4