COVID-19, quanto è motivato l’ottimismo degli investitori secondo gli asset manager?

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“L'annuncio relativo alla scoperta di un vaccino anti-COVID efficace è arrivato un po' prima del previsto per gli operatori di mercato ed è stata chiaramente una grande notizia. Si tratta sicuramente di un fattore che supporta il rialzo delle nostre previsioni di crescita del PIL. Resta da vedere quando tale vaccino sarà disponibile per l'intera popolazione, ma i governi nazionali potrebbero alleviare le misure di distanziamento sociale prima o più velocemente di quanto ci siamo aspettati finora. Inoltre, la sola prospettiva di aver scoperto un vaccino efficace potrebbe aiutare a sbloccare immediatamente le decisioni di investimento e di consumo prima ancora che sia disponibile sul mercato, il che è molto incoraggiante”.

Sylvain Broyer, chief economist EMEA di S&P Global Ratings, sembra fornire un appoggio con valutazioni di più ampio raggio rispetto all’euforia seguita all’annuncio da parte di Pfizer e BIoNTech di un’efficacia pari a circa il 90% riscontrata nella sperimentazione del vaccino per il COVID-19 nato dalla partnership fra le due società.

“La prospettiva di un possibile ritorno alla normalità ha comprensibilmente reso gli investitori euforici, con i mercati azionari in rialzo in tutto il mondo”, analizza Johanna Kyrklund, CIO e global head of Multi-Asset Investment di Schroders. “Ma ad essere particolarmente interessante è il tipo di azioni che hanno sovraperformato. Le società che sono state particolarmente colpite dai lockdown, come compagnie aeree, tempo libero e ospitalità, hanno visto un notevole rialzo. Contemporaneamente, i rendimenti dei titoli di Stato sono saliti, il prezzo dell’oro è diminuito e il petrolio ha registrato un forte rally. Siamo all’inizio di un’importante rotazione? Molto probabilmente sì. Potremmo aver finalmente trovato un catalizzatore per dare il via a uno spostamento dai titoli ‘stay-at-home’ che hanno beneficiato dei lockdown, verso i titoli della ripresa”, spiega nel dettaglio.

“Nelle ultime settimane i mercati ci hanno abituato ad un andamento volatile, mostrando grande reattività alle notizie”, afferma Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm. “Dobbiamo essere molto cauti, la notizia di progressi rispetto al vaccino è positiva, ma non elimina l’incertezza: la primavera è lontana e nei prossimi mesi avremo ancora notizie in grado di incrinare il sentiment dei mercati. Per questo restiamo, per il momento, ancora in guardia, con l’obiettivo di difendere il valore dei portafogli dai molti fattori di rischio che caratterizzano lo scenario attuale”, prosegue, ricordando la necessità di mantenere un approccio di lungo periodo.

Credito societario ancora più “dolce”

L’annuncio dei risultati positivi durante le sperimentazioni per il vaccino contro il COVID-19 fornisce, secondo Mondher Bettaieb-Loriot, head of Corporate Bonds, e Claudia Fontanive-Wyss, portfolio manager di Vontobel Asset Management, una dimensione aggiuntiva alla ripresa, con effetti attesi particolarmente positivi per la domanda di credito

Con la diminuzione dell'incertezza, la caccia al rendimento dovrebbe essere rinnovata in un contesto di tassi sempre più bassi e in un ambiente in cui i rischi di credito fondamentali hanno raggiunto il loro apice”, sottolienano. “Il clima già dolce per le obbligazioni societarie dei mercati sviluppati è appena diventato ancora più dolce. Pfizer e BIoNTech sono i primi produttori di farmaci ad ottenere risultati positivi credibili sull'efficacia delle loro sperimentazioni di COVID-19. Questo è un momento di svolta per la scienza, per l'umanità e per la ripresa economica che abbiamo ipotizzato in passato”. Secondo gli esperti, le prospettive di ripresa per il 2021 sono sensibilmente e motivatamente in aumento ora che va via via consolidandosi la prospettiva di arrivare in tempi rapidi ad un vaccino efficace.

Relazione diretta

“La rapidità con cui l'attività economica può normalizzarsi è una funzione dell'efficacia del vaccino, di quanto se ne possa produrre e della sua diffusione”, dichiarano da UBS AM, confermando la relazione diretta, sebbene bisognosa di una profonda e dettagliata analisi dei suoi particolari, fra crescita e risoluzione della crisi sanitaria. “Un tasso di prevenzione relativamente alto potrebbe anche aiutare a stimolare l'adozione del vaccino. Questo sviluppo rafforza la nostra convinzione che l'ampia diffusione di un vaccino consentirebbe di raggiungere in molte economie sviluppate l'immunità di gregge entro la fine del terzo trimestre 2021”, dichiarano inoltre.

“Eravamo già dell’idea che gli scenari legati al COVID-19 fossero più importanti di quelli associati alle elezioni USA e la notizia del vaccino non ha fatto altro che confermarla. I risultati elettorali più estremi sono stati evitati e ora contano meno”, si esperime sul medesimo punto Kyrklund. “Rispetto all’inizio della scorsa settimana, l’incertezza che ci ha afflitto per gran parte del 2020 è decisamente diminuita. Improvvisamente c’è un motivo per essere ottimisti verso il 2021”, conclude.