Luce verde per i nuovi alternativi lussemburghesi: i RAIF

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Manny Hernandez, Creative Commons, Flickr

Il Parlamento del Lussemburgo ha approvato la creazione di una nuova struttura chiamata Reserved Alternative Investment Fund (RAIF). La norma sarà in vigore a tre giorni dalla sua pubblicazione ufficiale. In sintesi, il RAIF è un nuovo tipo di fondo d’investimento alternativo che non è soggetto né all’autorizzazione dell’autority lussemburghese né ha bisogno di un gestore nel Granducato. Uno dei grandi vantaggi del nuovo RAIF rispetto ai suoi simili già esistenti nel mercato – i fonti d’investimento specializzati (SIF) e le società d’investimento in capitali di rischio (SICAR) - è la rapidità della sua attuazione: poco più di dieci giorni.

La presidente dell'associazione lussemburghese dei fondi di investimento, Denise Voss, ha dato il benvenuto a questo nuovo prodotto e, in un comunicato, ha detto che il RAIF è un "ulteriore alternativa, complementare, simile in Lussemburgo al regime dei SIF. A differenza del SIF, la RAIF non richiede l'approvazione di regolamentazione del Lussemburgo, la CSSF, ma è supervisionata dai gestori di fondi di investimento alternativi (AIFM), che devono presentare relazioni periodiche al regolatore". Secondo Voss, con questa nuova struttura, "gli amministratori lussemburghesi potranno scegliere, a seconda delle preferenze degli investitori". Cioè, da ora in poi, i manager possono configurare i loro fondi di investimento alternativi sotto forma di UCI, SIF o SICAR e quindi sotto la diretta supervisione della CSSF o come un nuovo RAIF non soggetti a tale controllo. Il vantaggio principale del nuovo prodotto è il suo time-to-market, significativamente inferiore rispetto alle strutture attuali, come spiega Voss.

Secondo Freddy Brausch, vicepresidente dell’ALFI "al fine di assicurare una buona protezione e regolamentazione attraverso il gestore, un RAIF dovrebbe essere gestito da un gestore esterno autorizzato. Quest'ultimo può essere domiciliato in Lussemburgo o in qualsiasi altro Stato membro dell'UE. Se è autorizzato e pienamente in linea con i requisiti della Direttiva sui gestori di fondi d’investimento alternativi, i GEFIA possono utilizzare il passaporto per le quote di mercato RAIF su base transfrontaliera. " Come i SIF e le SICAR, il nuovo RAIF va rivolto solo a investitori ben informati.