L’ultimo report sui green, social e sustainability bond riporta emissioni per poco meno di mille miliardi di dollari per un volume cumulato di oltre 5.500 miliardi. Le nuove guidelines ESMA sui PAB e CTB avranno effetti rilevanti sui fondi art. 9 che investono in green bond.
Un altro anno “significativo” per il mercato dei green, social e sustainability (GSS) bond. A certificarlo è l’ultimo report di MainStreet Partners, che rileva emissioni per poco meno di mille miliardi di dollari (erano 910 milioni nel 2023, con un aumento dell’8%) per un volume cumulato che, nell’anno, supera i 5.500 miliardi. In particolare, i green bond hanno raggiunto il secondo miglior risultato trimestrale dalla loro introduzione sul mercato, pari a 561 miliardi, oltre che il miglior primo trimestre di sempre, che ha rappresentato il 58% delle emissioni complessive dell’anno. Nello stesso periodo si sono distinti anche i cosiddetti “transition bond”, con che hanno vissuto una nuova fase di crescita, trainata in parte dall'impulso fornito dal governo giapponese.
Europa al centro
L’Europa si conferma il principale mercato per le emissioni sostenibili: circa il 60% del totale dei volumi emessi derivano da soggetti europei e il 56% da bond denominati in euro. L’Asia, che ha vissuto progressi rapidi nella regolamentazione, mantiene una presenza significativa nel mercato dei social e sustainability bond. “Il 2024 ha mostrato una incredibile resilienza del mercato dei GSS Bond” ha dichiarato Pietro Sette, research director di MainStreet Partners. “La continua leadership degli emittenti europei sottolinea la rilevanza di un contesto regolamentare forte per la crescita del mercato”
Gli effetti delle linee guida ESMA su PAB e CTB
Il report esamina anche gli effetti delle nuove Guidelines dell’ESMA sui “Paris Aligned Benchmarks (PAB)” ed i “Climate Transition Benchmarks (CTB)”. Secondo le nuove indicazioni, la gestione di Green Bond richiede un’analisi di adeguatezza dell’utilizzo dei proventi (e.g., progetti finanziati) piuttosto che dell’emittente stesso. Nell’analisi dei progetti finanziati da ciascuno dei 5 mila bond presenti nel database, MainStreet Partners ha rilevato che questa nuova informativa è decisamente rilevante per i gestori dei fondi Articolo 9 che, per continuare a mantenere il nome dei fondi legato a terminologia come “ESG, Sostenibilità, Transizione”, dovrebbero rivedere i propri portafogli, apportando modifiche agli investimenti in Green bond. Circa il 10% di GSS Bond potrebbe essere escluso a causa della nuova informativa su PAB, mentre quasi il 20% del volume rischia l’esclusione in base ai criteri più stringenti del CTB. “Nonostante sul fronte normativo abbiamo osservato solo sviluppi positivi in questo mercato, l’informativa ESMA su PAB e CTB pone diversi interrogativi ai gestori di fondi – prosegue Sette –specialmente a quanti hanno un approccio ‘basato sugli emittenti’ piuttosto che sull’utilizzo dei proventi di un green bond. Le prossime settimane – conclude – saranno sicuramente molto interessanti, probabilmente vedremo forti sforzi di engagement investitore-emittenti su questo fronte”.