Il settore del reddito fisso emergente, che ha già scontato il rialzo dei tassi, ha un alto potenziale di rendimento atteso. L'opinione di Francesco Merli, fixed income portfolio manager di Arca Fondi SGR intervistato nella serie "In 3 minuti" a margine di FundsPeople On Stage dedicato agli EM.
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Il 2023 si prefigura come un anno in cui le prospettive di rendimento saranno “migliori” rispetto a quelle del 2022. A maggior ragione per il settore mercati emergenti, dal momento che, a fronte di una performance negativa, è chiaro che i titoli hanno già scontato il rialzo dei tassi “e di conseguenza il potenziale di rendimento atteso è molto più alto”. A spostare lo sguardo sulle potenzialità intrinseche del reddito fisso nei prossimi mesi è Francesco Merli, fixed income portfolio manager di Arca Fondi SGR raggiunto da FundsPeople nella serie di interviste "In 3 minuti" a margine dell'evento FundsPeople On Stage “Mercati emergenti: sfide e nuovi scenari” che siè tenuto il 9 novembre scorso presso il Teatro Gerolamo di Milano,.
Merli si sofferma sull’approccio “attivo” nella selezione dei fondi. Il punto di partenza sono i fondamentali dei Paesi in cui si va a investire, a cui segue l’individuazione di “quale strumento ha più possibilità di performare dato il contesto macro generale”. La gestione del rischio legata all’approccio top down mette l’accento sui titoli high yield di Paesi che già scontano una volatilità molto elevata, “In più – conclude Merli – l’analisi macro è finalizzata a un ritorno del portafoglio coerente con quello del benchmark rispetto al quale abbiamo voglia di prendere dei rischi attivi importanti”.