MiFID II: Deutsche AM e Aberdeen Standard Investments assorbiranno i costi di ricerca

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Anssi Koskinen, Flickr, Creative Commons

MiFID è ormai dietro l'angolo e nell'industria finanziaria fervono i preparativi in vista del suo arrivo. Dal 3 gennaio del 2018 broker, banche e società di trading che rientrano nell’ambito di applicazione della normativa dovranno fatturare separatamente le analisi e le ricerche fornite ai clienti. Gli asset manager, a loro volta, potranno scegliere se addebitare tali costi ai clienti o farsene carico. Sono sempre di più quelli che opteranno per la seconda opzione. Gli ultimi ad annunciarlo sono stati Deutsche AM e Aberdeen Standard Investments.

Nicolas Moreau, head of Deutsche AM e membro del consiglio di amministrazione di Deutsche Bank, ha comunicato la notizia ai dipendenti della società tedesca in una mail. “Crediamo fermamente che il nostro approccio sia la migliore soluzione possibile in base alle esigenze espresse dalla nuova direttiva e ci permetterà di rimanere pienamente impegnati nell’offrire ai nostri clienti soluzioni leader di mercato", ha scritto Moreau.

Stessa decisione per Aberdeen Standard Investments che in un comunicato ha sottolineato l’importanza del contributo della ricerca esterna per le capacità di ricerca interna dell’entità e la volontà di continuare a impegnarsi affinché i team di gestione di portafoglio siano in grado di massimizzare i risultati della ricerca attiva nelle varie regioni e asset classi a vantaggio di tutti i clienti.