Misti per catturare il rally degli emergenti

Dopo tre anni di vacche magre, i fondi emergenti tornano ad esser oggetto di desiderio da parte degli investitori, grazie al loro potenziale rialzo e ad una valutazione più attraente rispetto a quella dei loro omologhi nei Paesi sviluppati. Ad esempio, l'MSCI Asia Ex Japan quota con un PER dell’11,1 volte e l’MSCI Latin America con un PER di 13 volte, rispetto ai 13,8 dell'MSCI Europe e al 15,7 dell'MSCI US (dati Bloomberg al 30 aprile 2016).  

Anche il rally delle borse emergenti nel primo trimestre è degno di nota. Dopo un inizio d’anno irregolare, l'MSCI Emerging Markets è rimbalzato un 24% dai suoi minimi di gennaio (dati aggiornati al 22 aprile 2016). Le cifre sono poi specialmente incoraggianti in Paesi come il Brasile, dove le prospettive di un cambiamento di leadership politica ha spinto l’indice Bovespa fino a un 19,5% (dati aggiornati al 13 maggio 2016).

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario la strategia che più ha fatto parlare negli ultimi mesi è stata quella dei corporate bond, specialmente i denominati in valuta forte, visto che sono stati in grado di generare un ritorno del 4,4% solo nel mese di marzo, il miglior risultato mensile di questa asset class negli ultimi cinque anni.

L'OFFERTA IN ITALIA DI FONDI BILANCIATI EMERGENTI

Nome del fondo
Ritorno totale
a 1 anno
Ritorno totalea
a 3 anni
AB SICAV I Emg Mkts Mlt-Asst C USD
-5,51
4,61
BG Selection HSBC EM Solution AX
-12,07
-1,17
BG Selection UBS Top Em Mkts A-Acc
-14,98
 
BL-Emerging Markets I
-3,44
3,76
BPER Intl SICAV Emerg Mkts Mlt Asset Div
-7,93
3,27
BSF Emerging Markets Allc E2 USD Acc
-7,05
 
Capital Group EmMkts Ttl Opps(LUX)A4d
-9,58
2,07
Carmignac Pf EM Patrimoine E EUR Acc
-5,35
-1,2
Comgest Growth Emerg Mkts Flex EUR I Acc
-13,5
3,65
Consultinvest Mercati Emergenti A
-13,84
 
Core Series - Core Champions EM E EUR ND
-8,74
-0,36
db AM JPMorgan EM Active Allocation LC
-7,48
0,44
Gestielle Obiettivo Emer. Markets
-5,75
0,4
Investec GSF EM Multi-Asset IX$Inc
-13,84
0,07
JPM Total Emerging Mkts Inc C (acc)-EUR
-8,58
 
Mediolanum BB Franklin Temp EmMkts SelSA
-14,13
-2,46
Pioneer UniCredit Soluzione PE B
-5,43
0,47
Schroder ISF Em Multi-Asset Inc I Dis
-2,45
 
Star Collection - Bilanciato Paesi EM E
-6,38
 

Fonte: Morningstar Direct , dati aggiornati all'8/6/2016. Rendimenti annualizzati in euro. Patrimonio in milioni di euro.

Un modo di ottenere esposizione a quest’asset class in maniera globale è attraverso un fondo misto nei Paesi emergenti. È certo, però, che la popolarità di questa categoria di fondi è ancora molto lontana da quella di cui godono i fondi misti globali o che investono in Paesi sviluppati. 

Offerta in Italia

Tra i fondi con queste caratteristiche disponibili alla vendita in Italia, quello che ha attualmente il patrimonio più consistente è il Carmignac Emerging Patrimoine (vedi grafico). Questo fondo deve investire tra il 50% e il 100% del suo portafoglio in obbligazioni, e non deve presentare un’esposizione superiore al 50% in titoli azionari. Al momento possiede un 41,16% di bond e un 54,61% di azioni. A fine aprile un 4,24% del suo portafoglio era esposto a liquidità, operazioni di tesoreria e/o altre operazioni sui derivati. La maggior esposizione geografica è l’India, presente in portafoglio con circa il 10% (dati aggiornati al 30 aprile 2016).

Xavier Hovasse e Charles Zerah gestiscono il prodotto. Affermano che “i mercati emergenti hanno chiuso il primo trimestre mostrando di essere, tutti quanti, una buona scomessa in termini di opportunità, ma anche preoccupanti per quanto riguarda i rischi”. Sono convinti che quella parte di mondo in via di sviluppo dovrà affrontare una serie di sfide epocali nei mesi restanti del 2016: “Ci dovremo muovere attraverso un percorso difficile, tra la transizione politica a larga scala in America Latina, la rischiosa transizione economica in Cina, il processo di riforme in India e i disordini sociali in Medio Oriente”.

I due esperti riassumono, poi, così la loro strategia: “In questo clima instabile e molto fragile per i mercati emergenti, rimaniamo concentrati nel selezionare valori forti che combinano le abilità per generare liquidità con prospettive di crescita virtualmente secolari”. La seconda società di gestione della lista è Capital Group. È anche una delle veterane per quanto riguarda gli investimenti nei Paesi emergenti. Di fatto, lanciò il primo fondo globale emergente già trent’anni fa e su richiesta della Banca Mondiale. Il Capital Group Total Emerging Opportunities Fund (LUX) ha un track record di otto anni. A gestirlo sono Luis Freitas de Oliveira, David Holstein, Laurentius Harrer e Shaw Wagener. E lo fanno applicando il sistema di portafogli modulari della stessa casa di gestione. Il fondo può investire in più di quaranta Paesi emergenti. Messico, India, Cina e Argentina (nell’ultimo caso, in debito sovrano in valuta forte) sono attualmente quelli che hanno maggior peso in portafoglio.

L’opinione del team di esperti di Carmignac è che “in generale, i mercati emergenti continueranno ad essere molto sensibili all’evoluzione della crescita mondiale, ai prezzi delle materie prime – che secondo noi hanno già toccato i minimi nella maggior parte dei casi – e ai tassi d’interesse negli Stati Uniti”. Allo stesso tempo pensano che i Paesi che fanno parte dell’area geografica “mantengono il loro tratto eterogeneo, che si traduce in differenze significative nel contesto economico e negli sviluppi dei programmi politici e delle riforme tra un Paese e l’altro”,  per cui raccomandano di “essere molto selettivi.

Misti e con rendimento 

Un’altra opzione a disposizione dell’investitore sono i fondi che investono in obbligazioni e azioni e inoltre hanno un focus sul rendimento. Uno dei fondi che rispetta questo compito è il JPM Total Emerging Markets Income, che assegna un 50% del suo portafoglio all'obbligazionario e l’altro 50% all’azionario emergente.

È gestito da Richard Titherington, Pierre-Yves Bareau, Joanne Baxter e Omar Negyal. Giustificano il rendimento inferiore del portafoglio rispetto a quello dell’indice a marzo – quando il mondo emergente in generale registrava la migliore performance da anni – affermando che “era atteso, perché il rally è stato pilotato dalle materie prime e dalle società cicliche di bassa qualità”.

Le principali posizioni settoriali del fondo sono in finanza, tecnologia, beni di consumo base e discrezionali. La qualità del credito della parte obbligazionaria del portafoglio si divide fondamentalmente in bond con rating BBB e minori.  

Un altro fondo con queste caratteristiche è lo Schroder ISF Emerging Markets Multiasset Income. “Gli investitori hanno bisogno di essere più selettivi tra i Paesi e gli asset nel contesto attuale. Bisogna gestire attivamente i tassi di cambio, giacché un bond in valuta locale o nel mercato azionario può apprezzarsi mentre lo stesso in una valuta forte può deprezzarsi”, spiega Aymeric Forest, gestore e responsabile degli investimenti multiasset in Europa di Schroders. 

L’esperto aggiunge che “un approccio multi-attivo può usare la dispersione dei prezzi degli asset creata dalla divergenza monetaria e i cicli economici tra i Paesi emergenti, ed è in grado di offrire un rischio di ribasso minore".

OPINIONE DEL FUNDS SELECTOR
Vanesa Henar del Valle, analista senior, Allfunds Bank.

Dopo un pessimo inizio d’anno, il rally cominciato a febbraio ha aiutato a recuperare alcune perdite subite nei mercati del debito locale nei Paesi emergenti nel 2015 (-14,99%) e nell’azionario emergente (-14,9%). Il rendimento delle azioni emergenti è al 5,7% dall’inizio dell’anno. Quello dei bond al 13,87%, con l’export delle materie prime che apre il passo. I bond in valuta forte stanno generando anche rendimenti positivi (7,32% in debito sovrano, 5,68% in debito societario). Il rally più evidente, tuttavia, sembra che sia il risultato di fattori macro globali (un dollaro debole, il rally delle materie prime, l’appoggio delle Banche C entrali). I fondamentali nei mercati emergenti non hanno migliorato in maniera significativa e, dunque, mentre i rendimenti continuano ad essere attraenti, la maggioranza degli investitori è ancora prudente sui mercati emergenti, specialmente dopo questo rally.