L’EMEA head of Portfolio Construction and Strategy Matthew Bullock presenta i punti di forza del nuovo servizio che punta a fornire agli investitori le migliori informazioni sui portafogli e posizionarli con successo.
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Corsa dei tassi, inflazione e rischi geopolitici. Gli ultimi dodici mesi dei mercati hanno ridisegnato il terreno di gioco per gli investitori. E se controllare i propri portafogli è da sempre fondamentale, oggi lo è forse ancor di più a fronte di uno scenario di incertezza che si traduce in una maggiore volatilità. Per andare incontro a questa esigenza, Janus Henderson ha lanciato in Italia Janus Henderson Edge, un software per dare agli investitori le migliori informazioni sui loro portafogli e posizionarli con successo. “L’ultimo anno ha dimostrato l’importanza di operare i giusti cambiamenti al portafoglio. Se venivamo da oltre un decennio di mercati con una direzione precisa e in cui ogni scelta sembrava funzionare, il contesto che ci ha lasciato in eredità il 2022 ci impone di agire diversamente: ciò che sempre si sarebbe dovuto fare, ovvero rivedere regolarmente i portafogli, ora diventa più importante”, spiega a FundsPeople Matthew Bullock, l’EMEA head of Portfolio Construction and Strategy di Janus Henderson.
Un nuovo strumento di consulenza sui portafogli
Janus Henderson Edge è uno strumento nuovo per l’Italia, ma si basa su una tecnologia consolidata che il team di Portfolio Construction and Strategy del gestore ha messo a punto circa otto anni fa. Nel tempo è cresciuto esponenzialmente per la qualità dei dati, la quantità di portafogli analizzati e il bacino di clienti raggiunti. Non è un servizio a sé stante, ma fa parte del più ampio servizio di Portfolio Construction and Strategy di Janus Henderson. “Se un cliente desidera sapere cosa sta succedendo nel mercato e quali sono le sfide per il suo portafoglio, il nostro team si occupa dell'intero processo di ricerca per individuare le migliori opportunità. In seguito, grazie al nostro software Janus Henderson Edge andiamo a esaminare e rappresentare le modifiche che si possono apportare al portafoglio”, spiega Matthew Bullock che aggiunge: “È molto di più di un freddo report, ma è un vero e proprio strumento di consulenza personalizzata”.
“Bisogna sottolineare che il servizio è agnostico e non rappresenta alcun prodotto o strategia di Janus Henderson in particolare. Inoltre, non guarda al passato, ma punta a rappresentare degli scenari futuri e le nostre view di mercato. Infine, è gratuito e soprattutto è personalizzato”, dice Bullock.
Servizio su misura
Bullock insiste molto su quest’ultimo aspetto che ritiene centrale. Secondo l’esperto, l’elemento che contraddistingue il software è la capacità di adattarsi alle singole esigenze dei clienti. “È un servizio su misura che punta a creare un legame diretto tra noi e la nostra clientela”, dice. “Si rivolge a tutti i tipi di clienti, dai grandi clienti istituzionali, alle reti di consulenti, agli investitori al dettaglio. La forza di questo strumento è che andrà a produrre dei risultati diversi a seconda di ciò che i clienti cercano”, aggiunge.
Nel processo di costruzione di portafoglio rientrano anche delle considerazioni ESG. Ancora una volta quello che ci tiene a precisare Bullock è che anche in campo green non si tratta di scelte ‘calate dall’alto’, ma di posizionamenti del portafoglio che ricalcano le specifiche esigenze dei clienti. “Possiamo modellare i portafogli sulla base di vari criteri ESG. Ma il nostro compito non è quello di imporre al cliente le nostre opinioni ESG. Il nostro lavoro consiste nell'apprendere ciò a cui il cliente è sensibile, nel capire quali sono i suoi requisiti ESG e nell'utilizzarli come input nel nostro processo per produrre un risultato specializzato”, osserva.
Negli ultimi mesi l’intelligenza artificiale (AI) è senza dubbio uno dei temi che più appassionano l’industria, sia per le potenzialità in termini di crescita degli investimenti, sia per gli impatti che potrebbe avere sul business e sulle modalità di interazione con i clienti. Ma secondo Bullock, nonostante il futuro sarà sempre più tecnologico, l’aspetto umano nelle relazioni con i clienti non sparirà. “Al contrario, sarà sempre più fondamentale”, dice. “I progressi che la tecnologia può apportare al settore sono enormi e spendiamo molto tempo per lavorare a continui miglioramenti tecnologici dei nostri strumenti. Tuttavia, non si potrà e non si dovrà mai eliminare l'aspetto personale. Perché quando si parla di mercati, si parla anche di comportamento umano. E delle esigenze individuali di un cliente”, conclude.