NN IP nel mirino di Generali (e non solo)

Kampus Production (Pexels)

Si alza l’attenzione del mercato su NN Investment Partners. Secondo quanto riferito da Bloomberg, Generali avrebbe presentato un’offerta non vincolante sulla divisione di asset management di NN Group. L’operazione, che potrebbe valere fino a 1,5 miliardi di euro, arriverebbe in risposta all’apertura del Gruppo olandese dello scorso aprile, quando ha annunciato di aver in esame “opzioni strategiche” per il braccio attivo nel risparmio gestito includendo, tra le possibilità, quella di una fusione, una joint venture o una cessione parziale. La revisione rientrava nell’ambito di un’analisi regolare e approfondita di NN Group delle sue singole attività in linea con l’obiettivo di “perseguire la creazione di valore a lungo termine che sia vantaggioso per tutti gli stakeholder”. Il più grande assicuratore dei Paesi Bassi dichiarava, inoltre, che il braccio di investimento continuerà a servire i suoi clienti assicurativi e di gestione patrimoniale.

L’INTERESSE DI INTESA SANPAOLO

Generali non sarebbe l’unica contendente della società di risparmio gestito: secondo i rumors NN IP farebbe gola anche a Dws (asset manager di Deutsche Bank), Ubs, Allianz oltre ad altri soggetti europei e americani. E circolano voci anche su un potenziale interesse di Intesa Sanpaolo. Almeno, secondo quanto riportato dalle agenzie anche l’istituto guidato da Carlo Messina avrebbe presentato un’offerta non vincolante per il ramo di gestione del risparmio del Gruppo assicurativo NN.

GENERALI PUNTA A CRESCERE NEL RISPARMIO GESTITO

Generali ha da tempo messo in atto un piano di crescita nel settore dell’asset management. Dopo l’Opa da circa 1,2 miliardi lanciata nei giorni scorsi su Cattolica e il boccone greco di Axa, la compagnia triestina dispone ancora di risorse per oltre un miliardo da destinare a possibili acquisizioni. L’operazione rientrerebbe dunque in pieno nella strategia di M&A finalizzata a crescere ulteriormente nel settore del risparmio gestito e al contestuale incremento degli asset under management (AuM) gestiti per conto terzi.

Anche le dimensioni dell’operazione, sottolineano da Equita SIM, “sarebbero coerenti con il target della compagnia di dedicare in Arco Piano (2019-21) 3-4 miliardi per la crescita inorganica”. In particolar modo, l’eventuale acquisizione di NN Investment Partners permetterebbe alla compagnia guidata da Philippe Donnet “di incrementare di circa il 25% l’utile operativo della divisione AM (sulla nostra stima 2021) e di più del 30% gli AuM”.

NN IP detiene circa 300 miliardi di euro di asset in gestione ed è specializzata negli investimenti responsabili. Ha anche solide competenze sul reddito fisso, private debt, azionario e soluzioni multi-asset.