Nordea "banna" Facebook dai suoi fondi

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William Iven, Unsplash

Nordea non permetterà più al suo team d’investimenti di comprare azioni di Facebook per costruire i portafogli dei suoi fondi sostenibili. La decisione arriva via twitter da Sasja Beslik, responsabile della finanza sostenibile di Nordea. Il gruppo scandinavo, con oltre 11 milioni di clienti, ha infatti messo “Facebook nella blacklist”, scrive il manager sul suo profilo, “date le ultime rivelazioni e la confusione che si è creata attorno alla compagnia con una forte ripercussione mediatica”.

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Come poi ha spiegato meglio a Bloomberg, quello che preoccupa più Nordea è il “rischio sistemico” e “come viene gestito”, una volta venuto a galla. Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha appena presentato le sue scuse per lo scandalo di Cambridge Analytica, per gli inadeguati controlli e il silenzio tenuto per anni da social media dopo aver scoperto le violazioni della privacy ai danni di 50 milioni di utenti ad opera della società di consulenza politica ingaggiata da Donald Trump. Al centro di una bufera politica e mediatica, martedì prossimo la compagnia sarà portata nell’aula di un tribuale federale di San Francisco dai suoi azionisti in una causa collettiva per aver subito perdite dopo le rivelazioni. Finora il datagate è costato a Zuckerberg e ai suoi azionisti circa 60 miliardi di dollari.

Il manager dei fondi sostenibili di Nordea non ha usato mezzi termini nemmeno nel considerare la situazione allarmante. “È successo nel 2016. Com’è possibile che esca fuori solo adesso?”, dice a Bloomgerg “È una violazione che ha a che fare solo con gli Stati Unitit? Hanno usato i dati anche per altre elezioni? Per altri fini? Sono molte le domande che vengono in mente ma pochissime le risposte”, tuona Beslik.

I big che scommettono su Zuckerberg

Frattanto altri big del risparmio stanno valutando il da farsi. Molti in attesa di capirci qualcosa in più. Al momento i due maggiori investitori istituzionali sono VanguardBlackRock, due autentici giganti che secondo Bloomberg sono destinati, in meno di un decennio, ad avere in pancia asset per 20 mila miliardi di dollari. Saranno i prossimi a mettere Facebook nella lista nera?