Che cosa pensano i gestori internazionali di come si sta muovendo la Fed

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Stati Uniti, il building della Fed

La Fed ha varato nel corso delle settimane passate una serie misure di crescente entità a sostegno dei mercati e dell’economia nel pieno dell’emergenza Coronavirus. Tra queste spicca l’estensione del piano di acquisti di titoli del QE ad una quantità potenzialmente illimitata. Come affermato dalla Fed, la decisione è stata presa perché a seguito della crisi sanitaria, “è diventato chiaro che la nostra economia dovrà affrontare gravi perturbazioni”. Il perimetro d’azione delle misure si estende anche all’acquisto di obbligazioni societarie, prestiti diretti alle piccole imprese e sovvenzioni al credito al consumo. Un intervento diretto in soccorso all’economia USA, che lascia presagire un possibile lockdown a garanzia della salute dei cittadini.

Ecco una sintesi delle misure annunciate:   

  • QE potenzialmente illimitato, tramite l’acquisto di Treasuries e motgage-backed securities “nella quantità necessaria a supportare un regolare funzionamento dei mercati”;
  • La creazione di nuovi veicoli per l’acquisito di obbligazioni societarie;
  • Un piano di sovvenzioni per 100 miliardi di dollari statunitensi rivolti ad attività comuni come prestiti per lo studio, finanziamenti per l’acquisto delle auto, prestiti alle piccole imprese;
  • La creazione di un nuovo ‘Main Street Business Lending Program’, che permetterà l’estensione dei finanziamenti alle piccole e medie imprese.

Eppure i mercati non hanno reagito positivamente come sperato. Secondo Nikolaj Schmidt, chief international economist di T. Rowe Price, i ribassi significativi sui mercati azionari evidenziano il timore degli investitori che le banche centrali abbiano ormai quasi esaurito le munizioni per supportare il mercato durante la crisi. “Da un lato, le azioni della Fed sono state coraggiose e potrebbero aiutare molto ad evitare un collasso del mercato monetario, che sarebbe una catastrofe”, ammette Schmidt. “Tuttavia le banche centrali non possono tenere a galla le economie da sole”, afferma, “Ora tocca ai governi fornire risposte fiscali convincenti per attenuare la volatilità di mercato”. 

Simile il parere di Oliver Blackbourn, Multi-Asset portfolio manager di Janus Henderson Investors. "Con la decisione di procedere ad acquisti illimitati, la Fed manda ai mercati un segnale forte dichiarando che non lascerà che i mercati vadano fuori controllo mentre la Banca centrale lotta per stabilizzare l'economia statunitense", commneta. "Tuttavia, questo sembra essere l'ultima mossa politica da parte di un Istituto a cui ora rimangono poche carte da giocare", afferma. 

Oltre agli impatti della pandemia, a pesare sui listini il mancato accordo tra il Congresso Usa e la Casa Bianca su un pacchetto di stimoli fiscali. Per Elliot Hentov, responsabile Policy Research per l’area EMEA di State Street Global Advisors la velocità delle politiche fiscali è fondamentale. “Durante una crisi economica nazionale, sia la velocità sia la portata delle risposte politiche sono fondamentali per limitare i danni”, afferma. “I mercati sono doppiamente delusi dal ritmo di implementazione del pacchetto di stimoli fiscali degli Stati Uniti”, spiega. 

Anche per Philippe Waechter, chief economist di Ostrum AM (Natixis IM) la vera sfida nell’emergenza si gioca sul campo dei Governi. “L'attuale crisi epidemica è il risultato di una massiccia crisi sanitaria che avrebbe conseguenze disastrose senza l'intervento dello Stato, e il ruolo dei governi è quello di contenere l'entità del disastro e di scaglionarne i costi a lungo termine” spiega Waechter. “In Cina, in Europa e ora in California, i governi sono ricorsi a misure di blocco per cercare di fermare la diffusione del virus. Tuttavia, il costo di queste misure è molto alto. La domanda da un milione di dollari rimane ancora quanto durerà la crisi”, conclude.

Le misure della Fed aiuteranno l'economia americana a sopravvivere allo shock a due condizioni. Questo il parere di Sonal Desai, CIO Franklin Templeton Fixed Income. “Uno: che la chiusura del governo draconiano di gran parte dell'economia sia sufficientemente breve. Due: il Congresso lanci un pacchetto di misure fiscali nei prossimi giorni”, spiega. “La politica fiscale degli Stati Uniti”, sottoliena Desai, “deve intervenire per fornire pagamenti in contanti diretti a persone fisiche, indennità di disoccupazione estese e congedi di indennità di emergenza, nonché una qualche forma di indennità di rendita/mutuo per le piccole e medie imprese colpite e assistenza finanziaria alle imprese del settori più colpiti”, conclude.