Obbligazionario: le strategie su cui puntano i gestori internazionali nel 2023

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Drew Beamer (Unsplash)

Bonds are back. Dopo oltre un decennio di tassi a zero, nel nuovo scenario di politiche monetarie restrittive delle banche centrali e di inflazione che, nonostante sembra aver raggiunto il picco, resta su livelli elevati le obbligazioni sono tornate protagoniste. L’ingente correzione dello scorso anno ha lasciato sul piatto valutazioni interessanti, a cui si aggiungono prospettive di rendimenti che non si osservavano da tempo.

E anche in vista del 2023, sebbene i timori di recessione mettano sotto pressione soprattutto le emissioni più rischiose, per un potenziale aumento dei default societari, le aspettative per i bond sono positive. Il loro ruolo nei portafogli torna ad essere di primo piano, in una fase di sofferenza per l’azionario che è stato l’assoluto protagonista dei mercati fino al cambio epocale di scenario dello scorso anno.

Strategie sull’obbligazionario globale e sui mercati emergenti, sul debito corporate sia investment grade che high yield, con strategie flessibili per adattarsi alla volatilità prevista per i prossimi mesi. Sono tante le frecce all’arco degli asset manager internazionali per investire nel comparto. E non mancano soluzioni con filtri ESG per esporsi ai trend più rilevanti della sostenibilità.