Obbligazioni convertibili, il giusto compromesso per un investitore avverso al rischio

L'elezione di Donald Trump e il suo impatto sull'economia globale hanno aperto scenari interessanti per diversi strumenti finanziari, tra cui le obbligazioni convertibili. Questo strumento, che combina caratteristiche di titoli obbligazionari e azionari, offre agli investitori un mix di stabilità e potenziale di crescita. Le obbligazioni convertibili sono particolarmente adatte a chi desidera un’esposizione al mercato azionario senza assumersi l'intero rischio di volatilità. "Queste obbligazioni rappresentano un'alternativa valida per chi è riluttante ad avere un’esposizione significativa al credito non-investment grade in una fase così avanzata del ciclo economico”, sottolinea Francesco Lomartire, responsabile di SPDR ETF per il Sud Europa.

L’analisi di S&P Global Ratings sul primo trimestre del 2025 prevede che gli effetti positivi della nuova amministrazione statunitense sulla crescita economica saranno limitati, mentre l'inflazione subirà pressioni al rialzo. La Federal Reserve potrebbe interrompere i tagli dei tassi prima del previsto, portando a condizioni finanziarie più rigide e a un rafforzamento del dollaro. Questo quadro rende ancora più rilevante per gli investitori l’identificazione di strumenti flessibili, come le obbligazioni convertibili, che possono bilanciare rischio e rendimento in un contesto incerto.

Adattarsi ai movimenti di mercato

Le obbligazioni convertibili si distinguono per la loro capacità di adattarsi ai movimenti di mercato. In particolare, il loro legame con le small cap del mercato azionario offre agli investitori una maggiore sensibilità ai rialzi delle azioni sottostanti, pur mantenendo un elemento di protezione grazie al cosiddetto bond floor, che limita l'esposizione alle perdite. Lomartire evidenzia che "il delta medio dell’indice Refinitiv Qualified Global Convertible è intorno al 46, suggerendo un rendimento medio potenziale del 7% nei prossimi 12 mesi”. Il settore tecnologico gioca un ruolo chiave nella composizione delle obbligazioni convertibili, rappresentando circa il 25% dell'indice Refinitiv Qualified Global Convertible. Questo settore, pur non concentrandosi sulle grandi società tecnologiche spesso considerate sopravvalutate, fornisce un contributo significativo alla crescita complessiva del portafoglio.

Refinitiv Qualified Global Convertible

Strategie prudenti

Tuttavia, non mancano le sfide. Andrzej Skiba, head of US Fixed Income presso RBC BlueBay, avverte: "Il mercato dovrà fare i conti con un’inflazione più elevata e con una minore capacità della Fed di tagliare i tassi, considerando un deficit federale già elevato”. Questo impone agli investitori di adottare strategie prudenti, come una maggiore attenzione a strumenti con duration più breve e una diversificazione che includa asset ibridi come le obbligazioni convertibili, appunto.

In uno scenario di soft landing economico, caratterizzato da una graduale riduzione dei tassi d'interesse, questi strumenti sembrano destinati a beneficiare sia della componente azionaria sia di quella obbligazionaria. "Con rendimenti interessanti e un profilo di rischio mitigato, le obbligazioni convertibili continuano a essere una delle soluzioni più dinamiche e versatili nel panorama degli investimenti attuali”, conclude Lomartire.

Ruolo delle politiche monetarie

Questa classe di asset non solo rappresenta un'opportunità in termini di performance, ma consente anche agli investitori di diversificare il proprio portafoglio. Guardando al futuro, il contesto macroeconomico e l'evoluzione delle politiche monetarie saranno determinanti nel definire il ruolo di questo strumento nel panorama finanziario globale.

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