Ho deciso di visitare Bahia nel momento dell’anno più importante per i brasiliani: il Carnevale.
E quello di Bahia, chiamato anche Carnaval da Rua è l’espressione più pura di questa coloratissima festa. A differenza del carnevale di Rio che si svolge prevalentemente nel sambodromo ed è incentrato sulla scintillante sfida tra le scuole di samba, il carnevale a Salvador de Bahia è una vera festa popolare, non per niente è chiamato “la più grande festa di strada del pianeta”. Per una settimana tutta la città si ferma, le principali strade vengono chiuse al traffico per far posto ai “trio electricos” dei veri e propri palcoscenici itineranti sui quali si esisbiscono le star della musica brasiliana seguiti da un’immensa folla che balla e canta a ritmo di samba e axé.
Questa festa apparentemente “democratica” in realtà rivela i profondi contrasti della società brasiliana e le differenze tra le classi sociali. I benestanti seguono la sfilata dai “camarote” delle imponenti strutture montate per l’occasione lungo un percorso che va dal Faro di Barra al quartiere Ondina e fornite di ogni comfort (open bar, ristoranti, sala massaggi etc) mentre i più poveri si accalcano ai bordi delle strada. Ho avuto la fortuna di poter vivere il carnevale in entrambi i modi e sicuramente in mezzo alla calca si vive la vera “Folia”; per godersi il divertimento è sufficiente stare alla larga da assemblamenti sospetti (la polizia locale per dirimere risse fa ampio uso dei manganelli a scapito di chiunque si trovi intorno) e uscire senza nulla addosso che non sia un paio di pantaloncini e una maglietta (consiglio valido in generale, meno cose di valore avete con voi meno interesse desterete). Anche il Pelourinho, l’affascinante quartiere antico della città protetto dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità, per il Carnevale si veste a festa, ed è divertente vedere gli addobbi più irriverenti piazzati di fronte alla quantomai barocca Chiesa di San Francesco, in quella che è la più evidente rappresentazione dell’unione tra sacro e profano tipica di questa festa e di tutta la cultura brasiliana.
Un’esperienza che non può mancare, anche se riservata a stomaci forti, è la visita alla Feira di San Joaquim, un grande mercato dove è possibile trovare di tutto, dalle spezie, all’olio di dendè (ingrediente chiave della cucina locale ma nemico numero uno dell’intestino dei turisti!), alla squisita frutta tropicale che vanta varietà del tutto sconosciute nei nostri supermercati (goyaba, acerola, jaca, solo per citarne alcune) fino a inquietanti teste di capra, occhi di bue, orecchie di asino.
Infine non potete ripartire senza una visita alle isole della Baia de todos os Santos, prima fra tutte l’incantevole Morro San Paolo, un paradiso di spiagge bianche e palme dove l’unico mezzo di trasporto sono gli asinelli e dove potrete godervi un po’ di pace dopo i forsennati festeggiamenti.