Nel corso dell’ultimo decennio si sono verificati degli eventi che hanno profondamente cambiato il mercato dei depositari in Italia. Clicca qui per ripercorrerli
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Contributo a cura di Maurizio Tacchella, direttor, Banca Depositaria, BFF Bank.
Il Depositario, intermediario finanziario presso cui vengono depositati gli attivi di un Fondo, è il soggetto che garantisce la custodia degli strumenti finanziari e delle sue disponibilità liquide, e con essi il principio fondamentale della separatezza patrimoniale. Oltre alla funzione principale di custodia, tuttavia, esso svolge a tutela dei suoi sottoscrittori anche un ruolo di settlement e di controllo che riguarda l’intera gestione del fondo, rivestendo una posizione di assoluta centralità.
Nel corso dell’ultimo decennio si sono verificati degli eventi che hanno profondamente cambiato il mercato dei depositari in Italia. Sono andati infatti rafforzandosi due importanti fenomeni: da un lato ci sono state delle importanti operazioni di cessione da parte di intermediari italiani delle attività di depositario, e dall’altro si è affermata una leadership sempre crescente degli operatori esteri nel mercato italiano. È diventato dunque opportuno interrogarsi circa del valore dell’italianità di un operatore attivo in questo settore.
Per BFF, essere un player domestico in un mercato sempre più popolato da operatori esteri consente oggi il vantaggio di una dimestichezza con le dinamiche operative e normative locali, e la possibilità di offrire un supporto di valore aggiunto a quegli investitori stranieri che decidono di aprire fondi in Italia, e che si trovano di fronte a numerose complessità, prima tra tutte quella legata agli iter autorizzativi.
Un secondo cambiamento ha riguardato l’intenso percorso di digitalizzazione dei processi. Questo ha registrato un’ulteriore accelerazione con la diffusione del COVID-19, che ha determinato la necessità di garantire anche da remoto la piena continuità operativa.
La digitalizzazione è uno dei punti cardine nella strategia di una banca depositaria, poiché consente di migliorare costantemente i servizi esistenti e di crearne di nuovi, in linea con le esigenze del mercato.
Negli ultimi anni ai depositari è stato richiesto di rispondere tempestivamente a questi cambiamenti, preparandosi per tempo alle sfide future. Chi è stato in grado di adattarsi lo ha fatto attraverso un’efficiente organizzazione del lavoro e l’utilizzo di nuove piattaforme e strumenti digitali, e di nuovi mezzi per aumentare la sicurezza degli applicativi.
Infine, possiamo senz’altro affermare che il ruolo di Depositario si è evoluto recentemente da mero custode del patrimonio dei Fondi a un vero e proprio partner, in grado di offrire molteplici servizi e di gestire attività e adempimenti normativi diventati sempre più capillari e complessi.
Per poter svolgere questi compiti, nel tempo il Depositario ha dovuto dotarsi di una struttura organizzativa che mettesse al centro il sistema dei controlli. Questo è costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento di finalità quali l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi), la salvaguardia del valore delle attività e la protezione delle perdite, l’affidabilità e l’integrità delle informazioni contabili e gestionali, nonché la conformità delle operazioni con la legge, con la normativa di vigilanza e con le politiche, i piani, i regolamenti e le procedure interne.
Tutti questi cambiamenti fanno del mercato dei Depositari in Italia un settore in forte evoluzione. Ciò vale in modo particolare per il percorso di trasformazione tecnologica, che è appena iniziato, e che porterà in futuro sicuramente ancora delle novità.
In questo contesto, la decisione di BFF Bank è stata quella di investire in un mix di competenze umane e tecnologia, avvalendosi della spinta di queste innovazioni tecnologiche anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. La digitalizzazione è uno dei punti cardine della strategia della nostra banca, poichè ci consente di migliorare costantemente i servizi esistenti e di crearne di nuovi, in linea con le esigenze del mercato. Nel corso dell’ultimo anno, ad esempio, abbiamo avviato il progetto relativo al “look through” automatizzato – che analizza puntualmente ogni singolo strumento finanziario all’interno del portafoglio dell’OICR acquistato dal Gestore – e quello di revisione dell’applicativo di reporting deputato al monitoraggio dei portafogli, che contiene diverse informazioni necessarie ai Fondi Pensione. A fine dello scorso anno, inoltre, è stato introdotto un servizio ESG di sicuro interesse per tutta l’industria del risparmio gestito, in linea con le esigenze sempre più attuali di strumenti a sostegno degli investimenti sostenibili.
Tutti i depositari dovranno rispondere alle nuove sfide poste dal mercato e dalla rivoluzione tecnologica, ciascuno con la propria strategia. Il modo in cui ognuno di loro deciderà di farlo, nei prossimi anni, contribuirà a determinare le caratteristiche di un settore in continua evoluzione.