CACEIS accelera la tokenizzazione dei fondi con soluzioni integrate basate su blockchain e DLT, migliorando efficienza e sicurezza, creando nuove opportunità d’investimento. L'analisi di Sorin Nicusor Jitaru e Hubert Grignon Dumoulin. Contenuto sponsorizzato da CACEIS.
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CONTRIBUTO a cura di Sorin Nicusor Jitaru, Digital Assets manager, e Hubert Grignon Dumoulin, Digital Assets manager, CACEIS. Contenuto sponsorizzato da CACEIS.
Un anno fa, CACEIS ha presentato nell’articolo “Digital Asset Factory di CACEIS, il futuro dell'asset servicing” la strategia di Gruppo per gli asset digitali, in seguito alla registrazione come PSAN (Prestataire de Services sur Actifs Numériques) in Francia e al completamento dell'implementazione della soluzione di custodia e tenuta del registro.
Da allora, CACEIS ha svolto un intenso lavoro per passare dalla fase di progetto alla produzione, culminata nella creazione di una linea di business dedicata agli asset digitali. Oggi, la nostra banca ha all’attivo una nuova offerta completa che include la custodia di criptoasset e securities tokens.
All'inizio di ottobre 2024, un fondo di mercato monetario tokenizzato gestito da Twenty First Capital e creato dalla fintech Spiko, specializzata nella tokenizzazione di strumenti finanziari, ha emesso le proprie quote direttamente sulla blockchain pubblica Ethereum, raccogliendo sottoscrizioni per decine di milioni di euro. CACEIS ha curato il regolamento e la custodia delle quote sottoscritte sulla blockchain in appositi wallet messi a disposizione dei clienti dalla banca.
CACEIS sta ora accompagnando i suoi clienti in Francia e Lussemburgo nell'utilizzo della tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology)/blockchain, uno dei componenti fondamentali della terza rivoluzione industriale, nota anche come rivoluzione digitale.
Sebbene non esista una definizione formale, la tokenizzazione dei fondi è generalmente descritta come la trasformazione di una quota di un fondo in un token digitale registrato su una smart contract blockchain, ovvero un database condiviso, altamente programmabile, automatizzato e protetto crittograficamente. Inoltre, in alcuni casi, informazioni come i dettagli della proprietà della quota e il valore del sottostante possono essere codificate nel token stesso.
La tokenizzazione dei fondi si preannuncia come un fattore chiave per il settore dell’asset management, consentendo alle aziende di migliorare l’efficienza, ottimizzare il servizio clienti e creare nuovi prodotti e opportunità di investimento. In questo contesto, CACEIS ha sviluppato un’offerta "one-stop shop" per i gestori di fondi di investimento, rispondendo alle loro esigenze di tokenizzazione e distribuzione.
CACEIS può, da un punto di vista sia legale sia di capacità tecniche, operare come piattaforma di tokenizzazione, gestendo le operazioni di "minting" e “burning" (ovvero di sottoscrizione e rimborso di token rappresentativi di quote di fondi), agendo come Custodian di asset digitali e svolgendo contemporaneamente la funzione di tenuta del registro, grazie al modello ibrido di TA (Transer Agent) che permette la gestione di quote di fondi tradizionali e tokenizzate.
Questo modello ibrido unisce le quote di fondi tradizionali, iscritte nel registro, alle quote tokenizzate sottoscritte sulla blockchain e custodite nei wallet dedicati.
Oltre a ciò, CACEIS continua a offrire tutti gli altri servizi fondamentali per i fondi, tra cui KYC/AML (Know Your Customer/Anti-Money Laundering), fund accounting e servizi fiscali.
Il fatto che tutti questi componenti siano integrati nei sistemi di CACEIS solleva le società di gestione dagli oneri e dall’investimento che dovrebbero sostenere se intendessero internalizzare una parte o la totalità di queste attività, consentendo loro di concentrarsi sul time-to-market per l’offerta dei prodotti digitali.
Nonostante il crescente interesse del settore dell’asset management per la tokenizzazione di fondi, la percezione di significative difficoltà legali, tecnologiche e commerciali potrebbe ostacolarne la diffusione su larga scala.
Nell’Unione europea, tuttavia, esiste già un livello sufficiente di certezza legale, grazie alle normative europee e nazionali, per utilizzare registri digitali (DLT) nella distribuzione di quote di fondi di investimento. Il rischio di contestazioni legali sul trasferimento di diritti e obblighi associati ai token è estremamente basso. In ogni caso poiché CACEIS si occupa della tenuta del registro anche per le quote di fondi tokenizzate, così come per le quote di fondi convenzionali, in caso di controversia il registro di mirroring gestito da CACEIS evidenzierebbe il trasferimento di proprietà.
Inoltre, affidare a CACEIS i processi di tokenizzazione consente ai gestori di evitare controlli normativi o richieste di autorizzazioni aggiuntive che potrebbero impiegare molto tempo.
A dispetto delle continue novità e innovazioni che caratterizzano il settore tecnologico, le principali blockchain hanno dimostrato maturità e resilienza a lungo termine. Inoltre, la natura decentralizzata delle blockchain aggiunge un ulteriore livello di sicurezza al processo di investimento.
Il software e l’infrastruttura IT per la creazione di wallet, per la gestione delle chiavi e per l’emissione di token sono oggi sufficientemente sicuri per poter servire lo scopo di servizi finanziari regolamentati e soggetti a supervisione, quale l’asset servicing per i fondi di investimento.
Il ruolo di CACEIS in questo contesto è quello di supportare e accompagnare i propri clienti nel percorso di trasformazione verso gli asset digitali, mettendo a loro disposizione un’infrastruttura tecnologica robusta e al contempo evitandogli da un lato l’onere di dover sviluppare smart contract sulla blockchain per disciplinare le quote tokenizzate e dall’altro la necessità di ingenti investimenti iniziali per affrontare il passaggio all'uso della tecnologia Digital Ledger/blockchain.
Con riferimento al processo di onboarding richiesto agli investitori, si tratta di un processo standard che include controlli KYC e AML. Con il modello ibrido di TA, CACEIS tiene il registro dei fondi (registro dei partecipanti e degli ordini) e gestisce simultaneamente sottoscrizioni, rimborsi e trasferimenti, capital call e distribuzioni sia per quote tradizionali sia per quote tokenizzate.
La tokenizzazione dei fondi, facilitata dalla blockchain, offrirà numerosi vantaggi orientati al cliente finale, tra cui una maggiore liquidità delle quote grazie alla proprietà frazionata, la possibilità di accedere a nuove sedi di negoziazione decentralizzate che potrebbero facilitare il trading sul mercato secondario, l’opportunità di fungere da collaterale nelle negoziazioni su criptoasset e altri mercati OTC. Vi sono numerosi benefici anche per gli investitori, in particolare la migliore accessibilità alla proprietà di quote con soluzioni self-hosted, nonché una maggiore trasparenza, grazie alla tecnologia blockchain, del tracciamento delle operazioni, garantendo l’inalterabilità del registro e quindi la certezza della proprietà delle quote.
Le società di gestione dimostrano un sempre maggiore interesse verso l’utilizzo delle blockchain per numerose ragioni. Tra le più significative vi sono la possibilità di automatizzare i processi amministrativi, migliorando l'efficienza del back office e facilitando le interazioni tra controparti. In tal senso, un sistema di registrazione in tempo reale condiviso tra tutte le parti eliminerà la necessità di riconciliare i propri dati con un registro centralizzato.
L’utilizzo della blockchain potrà inoltre automatizzare e semplificare processi quali lo stacco di dividendi e i trasferimenti di quote con appositi smart contract.
L’impatto potenzialmente più tangibile della blockchain potrebbe consistere nella significativa riduzione dei tempi necessari per il regolamento delle operazioni in fondi e nell’adozione di sistemi alternativi di pagamento che meglio rispondano alle esigenze del settore dell’asset management.
É importante inoltre considerare che sono emersi nuovi casi d'uso che non erano nemmeno stati previsti fino a uno o due anni fa. Ad esempio, i fondi monetari tokenizzati potrebbero fungere da alternativa alle central bank digital currencies o agli stable coin, consentendo così il regolamento on-chain per i token rappresentativi di quote di fondi, ma anche per qualsiasi altro tipo di tokenised security, comprese le criptovalute. Questo ponte tra la finanza tradizionale e la finanza decentralizzata eliminerebbe la necessità di un conto aperto presso una sede di negoziazione centralizzata di criptovalute.
Infine, i fondi monetari tokenizzati potrebbero anche rivelarsi un’opportunità per rivolgersi a nuovi segmenti di investitori, in particolare le generazioni più giovani che, pur essendo abituate ai criptoasset, hanno in ogni caso necessità di un prodotto sicuro per la gestione della liquidità nelle operazioni in criptoasset.