Lo shock del Covid-19 ha potenziato tendenze di cambiamento dirompente preesistenti, ma non mancheranno le opportunità d’investimento. Contributo a cura di Dan Ivascyn, Group Chief Investment Officer, Joachim Fels, managing director e global economic advisor e Andrew Balls, Chief Investment Officer per Global Fixed Income di PIMCO. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Dan Ivascyn, Group Chief Investment Officer, Joachim Fels, managing director e global economic advisor e Andrew Balls, Chief Investment Officer per Global Fixed Income di PIMCO. Contenuto sponsorizzato.
Prima dello shock del Covid-19, avevamo previsto un contesto impegnativo per gli investimenti, soggetto a una serie di fattori di possibile cambiamento dirompente di lungo termine, tra i quali l’ascesa della Cina, il populismo, la tecnologia e i rischi correlati al clima. La pandemia ha rafforzato questi fattori e prodotto un contesto ancor più sfidante per gli investitori.
Nel nostro ultimo Secular Outlook illustriamo l’importanza di farsi trovare pronti per affrontare un ventaglio di cambiamenti dirompenti e cogliere con un approccio attivo le opportunità che si presenteranno al manifestarsi di volatilità. Il Secular Outlook è frutto del nostro Secular Forum annuale, che quest’anno abbiamo tenuto a settembre, nel quale si sono ritrovati, come di consueto, i nostri professionisti degli investimenti di tutto il mondo assieme al Global Advisory Board di PIMCO oltre a illustri relatori invitati. Questo blog riepiloga le nostre previsioni e le relative implicazioni per gli investimenti.
Prospettive Economiche
Prevediamo una crescita superiore al tendenziale per un paio d’anni al riemergere dell’economia mondiale dalla recessione causata dal Covid-19, ma riteniamo che siano giustificate le preoccupazioni espresse al nostro forum riguardo ai danni economici inferti dalla crisi che potrebbero pesare sul potenziale di crescita.
Tre fattori probabilmente incideranno sulla crescita della produttività nel lungo termine: periodi prolungati di disoccupazione, che di solito comportano un’erosione delle competenze individuali; la maggiore incertezza, che verosimilmente deprimerà gli investimenti delle imprese per lungo tempo; e una prevista crescente “zombificazione” nel comparto delle imprese a seguito del diffuso sostegno operato da governi e Banche centrali.
I due principali fattori che potrebbero determinare sorprese positive o negative sono: l’evoluzione della pandemia e il grado di permanenza o di ripiegamento della politica fiscale. In Europa, si intravede già all’orizzonte maggiore stimolo, mentre negli Stati Uniti l’esito delle presidenziali di novembre fornirà (si spera) maggiore chiarezza sul prosieguo del sostegno fiscale, la sua entità e natura.
A fronte del difficile contesto economico nel breve e nel più lungo termine e con i cambiamenti dirompenti che verosimilmente porteranno a ripetuti episodi di volatilità sui mercati finanziari, ci attendiamo che i tassi ufficiali nella maggior parte delle economie avanzate resteranno bassi o addirittura scenderanno ulteriormente per gran parte o sull'intero arco dei prossimi 3-5 anni.
Riteniamo i tassi negativi uno strumento estremo con effetti avversi che si intensificano quanto più a lungo i tassi permangono negativi (si veda “Tassi negativi: un giudizio negativo”). Tuttavia, con i rendimenti obbligazionari già contenuti o negativi e le curve dei rendimenti piatte, è verosimile che un maggior numero di Banche centrali si avventuri in territorio negativo (o scenda ulteriormente sotto lo zero) in risposta a eventuali futuri shock avversi, oltre a ulteriori acquisti su un ampio spettro di attivi finanziari.
Clicca qui per approfondire le implicazioni per gli investimenti
DISCLAIMER
I rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore attendibile dei risultati futuri.
Tutti gli investimenti comportano rischi e possono subire perdite di valore. L'investimento nel mercato obbligazionario è soggetto a taluni rischi, tra cui il rischio di mercato, di tasso d'interesse, di emittente, di credito, di inflazione e di liquidità. Il valore della maggior parte delle obbligazioni e delle strategie obbligazionarie varia in funzione delle fluttuazioni dei tassi d'interesse. Le obbligazioni e le strategie obbligazionarie con duration più lunga tendono a evidenziare una maggiore sensibilità e volatilità rispetto a quelle con duration più breve. Di norma, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono in caso di aumento dei tassi d'interesse e i contesti di bassi tassi d'interesse fanno aumentare tale rischio. Le riduzioni di capacità delle controparti obbligazionarie possono contribuire al calo della liquidità del mercato e all'aumento della volatilità dei prezzi. Al momento del rimborso gli investimenti obbligazionari possono avere un valore superiore o inferiore al costo iniziale. Le obbligazioni indicizzate all'inflazione di emittenti governativi sono titoli a reddito fisso la cui quota capitale viene modificata periodicamente in funzione del tasso di inflazione; il valore di tali titoli diminuisce in caso di aumento dei tassi d'interesse reali. I TIPS sono obbligazioni indicizzate all’inflazione emesse dal governo statunitense. Il valore delle azioni può diminuire a causa delle condizioni di mercato, economiche e industriali sia reali che percepite. Le materie prime sono caratterizzate da un rischio maggiore, in termini di rischio di mercato, politico, regolamentare e connesso a eventi naturali e possono non essere idonee per tutti gli investitori. Il valore degli immobiliari e dei portafogli che investono nel settore immobiliare può variare a causa di perdite dovute a danni o espropriazioni, mutamenti delle condizioni economiche locali e generali, domanda e offerta, tassi d'interesse, aliquote d'imposta sugli immobili, limiti normativi ai canoni di affitto, leggi sulla zonizzazione e spese operative. Gli MBS e gli ABS possono essere sensibili alle fluttuazioni dei tassi d'interesse o esposti al rischio di rimborso anticipato e il loro valore può variare in funzione della percezione del mercato dell'affidabilità creditizia dell'emittente. Sebbene di norma beneficino in una certa misura di garanzie private o pubbliche, non è possibile assicurare che i garanti privati facciano fronte ai loro obblighi. L'investimento in titoli domiciliati all'estero e/o denominati in valute estere può comportare elevati rischi dovuti alle fluttuazioni valutarie, nonché rischi economici e politici che possono risultare più accentuati nei mercati emergenti. I tassi di cambio possono registrare fluttuazioni significative nel breve periodo e possono ridurre i rendimenti di un portafoglio. Le strategie di investimento sui mercati privati comportano un elevato grado di rischio e si fa notare ai potenziali investitori che tali strategie sono idonee solo a soggetti con risorse finanziarie adeguate che non necessitano di liquidità in relazione all'investimento e in grado di tollerarne il rischio economico, inclusa la possibile perdita dell'intero investimento. Con rischio di gestione si intende il rischio che le tecniche d’investimento e le analisi del rischio impiegate da PIMCO non producano i risultati desiderati e che alcune politiche o determinati sviluppi possano incidere sulle tecniche d’investimento a disposizione di PIMCO nella gestione della strategia.
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