Nel 2023 il reddito fisso ha visto il ritorno di un elemento assente per la maggior parte dell'ultimo decennio: il rendimento. Il contributo di Ryan Staszewski, portfolio manager, Threadneedle (Lux) European Strategic Bond fund di Columbia Threadneedle. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Ryan Staszewski, portfolio manager, Threadneedle (Lux) European Strategic Bond fund di Columbia Threadneedle. Contenuto sponsorizzato.
Nel 2023 il reddito fisso ha visto il ritorno di un elemento assente per la maggior parte dell'ultimo decennio: il rendimento. Più precisamente, rendimenti in linea con le norme storiche e più competitivi rispetto ai rendimenti dei dividendi del mercato azionario. Questo nuovo scenario rende oggi il reddito fisso un asset class sempre più interessante per gli investitori che adottano un approccio equilibrato e diversificato agli investimenti, ulteriormente favorita dalla presenza attuale di rendimenti ragionevoli rispetto al rischio.
Scenario inflattivo e strategie di investimento
Nel breve periodo resta essenziale, per gli investitori, monitorare la traiettoria futura dell'inflazione. Supponendo che quest’ultima si presenti come "sostenibilmente più bassa", riteniamo possibile l’avverarsi di un atterraggio morbido, nel quale qualsiasi potenziale recessione risulterebbe quindi lieve e di breve durata. E a fronte del nostro scenario di base, riteniamo che le valutazioni dei mercati del reddito fisso rappresentino un valore ragionevole per gli investitori. Al di là dei driver diretti del mercato, gli investitori dovrebbero interrogarsi anche su quale possa essere la migliore tipologia di gestione dei propri risparmi dato lo scenario attuale. A questo proposito, infatti, il dibattito tra gestione attiva e passiva continua ad essere ampio.
Come Columbia Threadneedle, riteniamo che un approccio attivo sia il più adatto per gli investitori nel settore del credito, in quanto questa asset class offre notevoli opportunità di sovra performance, date le sue dimensioni (il numero di emittenti), la sua natura relativamente poco liquida e il livello di inefficienza dei prezzi all'interno del mercato. In particolare, il nostro fondo Threadneedle (Lux) European Strategic Bond opera in modo flessibile, con un focus europeo, investendo in tutti i segmenti del mercato del reddito fisso, tra cui titoli di Stato, Investment grade, High yield e Mercati emergenti (massimo 15% per gli EM). In qualità di gestore attivo, riconosciamo che i diversi segmenti del mercato del reddito fisso registrano performance diverse a seconda della fase del ciclo e cerchiamo di massimizzare il reddito e i rendimenti allocandoli in quella parte del mercato che offre le migliori opportunità corrette per il rischio in base alla fase del ciclo. Ad esempio, se stessimo entrando in una fase di recessione, potremmo cercare di possedere una maggiore duration dei tassi d'interesse e obbligazioni societarie di alta qualità o, al contrario, in una fase di espansione economica, potremmo cercare di avere una minore esposizione alla duration dei tassi d'interesse e possedere credito di qualità inferiore. Per questo il fondo offre una soluzione all-in-one per il reddito fisso e si avvale di un gruppo di gestione e ricerca esperto e dotato di ottime risorse, in grado di ottimizzare l'allocazione tra le diverse asset class del reddito fisso in portafoglio.
Fattori di rischio
Uno scenario di tassi d'interesse più elevati per un periodo più lungo potrebbe non essere direttamente correlato alla debolezza degli utili societari o all'ampliamento degli spread creditizi, soprattutto in presenza di una recessione lieve e di un percorso di ritorno alla crescita visibile nel prossimo futuro. Il principale rischio è legato, piuttosto, all’eventuale necessità che le Banche Centrali aumentino i tassi in modo più aggressivo e li mantengano più a lungo, a causa dell'incapacità di contenere l'inflazione. In un simile scenario, si potrebbe incorrere in una recessione più profonda e lunga, comportando effetti negativi per gli spread creditizi. Per garantire una gestione efficiente, anche a fronte di un simile scenario recessivo, il nostro approccio resta incentrato sul possesso dei più solidi emittenti bottom-up e sullo stress-test dei loro bilanci in caso di shock economici e recessioni. Concentriamo, infatti, il nostro portafoglio di proprietà su emittenti in grado di sopravvivere a questi stress test e per i quali otteniamo buoni risultati indipendentemente dal contesto macro, difficile da prevedere.
Segmenti del reddito fisso: dove essere prudenti e quali evitare
L'investment grade europeo è stata la classe d'investimento più sottoperformante (su base aggiustata per il rischio) nel 2022, con una sostanziale sottoperformance rispetto all'IG statunitense, a causa delle maggiori preoccupazioni per l'inflazione legate alla crisi del gas e dell'energia e delle minori aspettative di crescita. Sebbene la sottoperformance dell'euro rispetto al dollaro si sia in qualche modo invertita, continuiamo a vedere opportunità nell'IG in euro, che viene scambiato a buon mercato rispetto alle obbligazioni denominate in dollari. In generale, riteniamo che gli spread di credito IG offrano un'adeguata compensazione agli investitori sulla base della nostra ipotesi di base, secondo cui la traiettoria dell'inflazione è più bassa e qualsiasi potenziale recessione sarà lieve. Siamo anche moderatamente costruttivi sulla duration, in particolare sulle valutazioni dei Treasury statunitensi. Riteniamo che gli Stati Uniti abbiano superato la fase di aumento dell'inflazione e che si possa raggiungere un atterraggio morbido, il che significa che siamo molto vicini alla fine del ciclo di rialzo. Riteniamo inoltre che la dinamica dell'offerta sia favorevole nel 2023 rispetto ai titoli di Stato europei.
Rimaniamo più cauti sull'High Yield, che in Europa ha effettivamente sovraperformato l'Investment Grade su una base corretta per il rischio nel 2022. L'High Yield è, infatti, più vulnerabile all'effetto dell'aumento dei tassi e di un contesto recessivo e, sebbene vi siano interessanti opportunità idiosincratiche all'interno dell'asset class, siamo più cauti su questo segmento del mercato nel suo complesso. Siamo inoltre posizionati decisamente “short” sui titoli di Stato giapponesi. Riteniamo che questo "trade" offra pochi ribassi nel caso in cui prevalga lo status-quo, ma offra un rialzo asimmetrico nel caso in cui la Banca del Giappone abbandoni la sua politica dovish, in linea con la maggior parte delle banche centrali dei mercati sviluppati. Nel complesso, queste sono il tipo di operazioni che ci piace attuare nel nostro fondo Threadneedle (Lux) European Strategic Bond: se ci sbagliamo, le nostre perdite sono ampiamente note e minime, se invece abbiamo ragione, il nostro profilo di pay-off è asimmetrico e interessante.
Le obbligazioni dei mercati emergenti
Nel medio termine, gli spread dei mercati emergenti sono nella media, ma ci sono motivi per essere costruttivi su questa asset class. La riapertura della Cina, infatti, dopo diversi anni di rigide chiusure legate alla Covid, dovrebbe favorire i mercati emergenti, soprattutto perché arriva in un momento di potenziale calo della domanda globale. Il nostro fondo Threadneedle European Strategic Bond incorpora i Mercati Emergenti nell'ambito di una soluzione diversificata a reddito fisso, ma tale esposizione è in genere modesta (tra lo 0 e il 15% del fondo). Incorporiamo le migliori idee bottom-up all'interno dei Mercati Emergenti e sfruttiamo le numerose opportunità idiosincratiche esistenti.