Con l’ambiziosa agenda UE di finanza sostenibile, è sempre più pressante la necessità di poter accedere a dati affidabili, completi e standardizzati. E gli investitori che vogliono integrare tali dati nella loro reportistica hanno diverse scelte a disposizione. Contributo a cura di Simone Gallo, Mainstreet Partners.
CONTRIBUTO a cura di Simone Gallo, managing director, MainStreet Partners
Con l’ambiziosa agenda di finanza sostenibile dell’Unione Europea, è sempre più pressante la necessità di poter accedere a dati sull’ambito della sostenibilità che siano affidabili, completi e standardizzati. L’introduzione della Tassonomia UE, un sistema di classificazione che istituisce una lista di attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale, aggiunge ulteriori livelli alle richieste normative che molte aziende si trovano a gestire per la prima volta. Di conseguenza, nei loro sforzi di raccogliere e riportare i dati necessari per essere conformi alla Tassonomia UE, sia le imprese sia gli investitori devono fare i conti con sfide finanziarie e operative considerevoli.
Sostenere il Green Deal
All’interno del suo quadro di riferimento più ampio, la Tassonomia UE ha l’obiettivo di sostenere il Green Deal europeo. Offre un insieme di criteri dettagliati e science-based (basati sulla scienza) che definisce quali attività economiche possano essere ritenute sostenibili, spaziando su sei obiettivi ambientali (ad esempio la mitigazione del cambiamento climatico).
Le scelte degli investitori
Gli investitori che vogliono integrare i dati della Tassonomia UE all’interno della loro reportistica hanno diverse scelte a disposizione:
Gli investitori possono usare i report annuali e i report di sostenibilità, in cui le grandi aziende europee devono rendicontare il loro allineamento alla Tassonomia UE. Ciò comprende la percentuale dei profitti, la spesa in conto capitale (CapEx) e la spesa operativa (OpEx) relativa alle attività allineate alla Tassonomia, di cui fanno parte sottocategorie specifiche di indicatori chiave di performance (KPI). In breve, con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il reporting non finanziario fornirà informazioni allineate alla Tassonomia più granulari e di molte più aziende.
- Fornitori di dati specializzati
Un piccolo numero di fornitori specializzati sta includendo i dati allineati alla Tassonomia UE all’interno della propria offerta. Queste piattaforme di solito estraggono, aggregano e standardizzano i dati, offrendo un risultato dettagliato e report sull’allineamento alla Tassonomia sia a livello di singole imprese sia di portafoglio di investimento. Alcuni, specializzati nei servizi sulla Tassonomia UE, includono dati che si concentrano su percentuale e valore di idoneità, allineamento, allineamento ad attività di transizione ed esposizione segnalata ad attività nucleari e/o di gas. Questi servizi possono essere particolarmente utili a quegli investitori interessati a produrre reportistica che soddisfi le regolamentazioni.
- Commissione Europea e organismi dell’UE
La Commissione Europea pubblica spesso indicazioni e dati rilevanti sulla Tassonomia UE, tra cui le linee guida settoriali, i criteri tecnici di selezione e le metriche di transizione. L’Agenzia Ambientale Europea pubblica dati ambientali che si allineano agli obiettivi di sostenibilità dell’UE, che possono essere alla base di un’analisi contestuale per l’allineamento alla Tassonomia, in particolare per la reportistica di impatto e basata sui risultati. Il portale dell’UE di dati gratuiti consente accesso libero a una serie di dati legati alla Tassonomia UE, metriche di sostenibilità e benchmark ambientali. Inoltre, alcuni Stati membri dell’UE offrono database nazionali per i dati ambientali ed economici che si allineano alle metriche della Tassonomia, che possono aiutare gli investitori a capire l’allineamento a livello di area geografica.
- Contatto con le aziende e ricerche
Entrare in contatto diretto con le aziende tramite ricerche o delle richieste dirette può dare idee sull’allineamento alla Tassonomia UE, specie per le piccole e medie imprese che potrebbero non riportare pubblicamente il loro completo allineamento. Organizzazioni come i Principi per l’Investimento Responsabile (PRI) e i gruppi di lavoro settoriali a volte raccolgono e distribuiscono dati allineati alla Tassonomia, in particolare laddove la reportistica pubblica sia limitata.
Utilizzando una combinazione di queste fonti, gli investitori possono raccogliere e incorporare i dati della Tassonomia UE all’interno dei loro report finanziari e di sostenibilità, allineando i loro portafogli alle richieste normative e migliorando la trasparenza sul loro impatto in termini di sostenibilità.