Sfide e opportunità legate al cambiamento climatico sono determinanti ai fini della sua capacità futura di generare utili. L'analisi di Carol Storey, climate engagement lead del team Active Ownership di Schroders. Contenuto sponsorizzato.
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Contributo a cura di Carol Storey, Climate Engagement Lead del team Active Ownership di Schroders. Contenuto sponsorizzato.
Perché è importante l'attività di engagement sui piani di transizione climatica
La risposta di una società alle sfide e alle opportunità legate al cambiamento climatico è determinante ai fini della sua capacità futura di generare utili – ecco perché a Schroders interessa tanto. È una questione di rendimenti. Oltre a ridurre le emissioni nel mondo reale, una strategia intelligente potrebbe contribuire a rafforzare la resilienza di una società, a sviluppare nuove opportunità di crescita e - forse - ottenere profitti maggiori. Al contrario, un piano poco convincente potrebbe creare problemi in futuro e portare a risultati inferiori. Ecco perché si fa attività di engagement presso le società e ci si confronta direttamente con i vertici aziendali (di persona o da remoto).
L’accertamento dei fatti e l'analisi dei piani di transizione
Intendiamo conoscere quanto più possibile sulla strategia climatica di un’azienda. E vogliamo esaminare i suoi piani di transizione climatica, cioè i piani d’azione per affrontare le sfide attuali e future dell’azienda. Quando analizziamo i piani di transizione vogliamo capire chi, cosa, dove, quando, come e perché. Grazie a queste informazioni abbiamo più possibilità di individuare le società che potrebbero essere meglio posizionate per sovraperformare in un mondo con zero emissioni nette e quelle che potrebbero invece vacillare se non cambiano rotta.
Tutto dipende da questi fattori:
Ambizioni – la velocità nel conseguimento e la portata degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di altri obiettivi climatici e l’allineamento di tali obiettivi alle buone pratiche di settore;
Organizzazione – governance e processi decisionali in essere a sostegno degli obiettivi climatici;
Azione – passi da intraprendere per conseguire gli obiettivi climatici e relative motivazioni;
Progressi e performance – riduzione delle emissioni già conseguita e previsto impatto della strategia climatica su pianeta persone e ritorno finanziario;
Rischi e incertezze – qualsiasi cosa che possa compromette il conseguimento degli obiettivi aziendali, sfide che devono essere superate, rischi noti e rischi non ancora decifrati.
Gli elementi essenziali di un piano d’azione per la transizione climatica
Eccoli: dichiarazione di intenti per l’azzeramento delle emissioni nette, che specifichi tipo di scopo e tempistiche, obiettivi dettagliati per la riduzione graduale delle emissioni e altri obiettivi climatici, strategia di decarbonizzazione, pianificazione finanziaria e allineamento del capitale, analisi degli scenari, valutazioni ai fini deila Just Transition, coinvolgimento della catena del valore, politiche climatiche e attività di lobby, governance, rischi e opportunità e validazione delle emissioni scope 1, 2 e 3.
Altre fonti di informazione utilizzate
Per valutare i piani di transizione ci avvaliamo di più fonti, tra cui le informative aziendali, i nostri modelli climatici proprietari e i dati forniti da associazioni come Climate Action 100+, Transition Pathway Initiative, il CDP e la Science-Based Targets Initiative. L'organizzazione senza scopo di lucro che prende il nome di CDP classifica le società in base alle loro risposte a un apposito sondaggio annuale sulle questioni climatiche. Il sondaggio dello scorso anno ha rivelato che un terzo delle società partecipanti dichiara di avere un piano di transizione. Tuttavia solo per l’1% di queste il piano risulta “credibile” in base ai requisiti del CDP.
Come si contribuisce a trainare il cambiamento
Sappiamo di società colte in fallo per non aver fornito dati sufficienti sui rispettivi piani di transizione nel periodo delle assemblee generali degli azionisti – ad esempio una società finanziaria, pur viaggiando nella direzione giusta non aveva ancora fissato obiettivi provvisori per la maggior parte dei portafogli gestiti. Aiutiamo le società a consolidare i rispettivi obiettivi climatici e piani di transizione – ad esempio alle banche europee forniamo riscontri precisi previa ampia ricerca e benchmarking.