Disciplina e metodo se la correzione tarda ad arrivare

De Michelis
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Commento a cura di Michele De Michelis, responsabile investimenti di Frame Asset Management.

Avendo la fortuna di dividere la mia vita tra la Svizzera e la Versilia quest'anno per la prima dopo tanto tempo rivedo lo stesso fermento al quale ero abituato negli anni della mia giovinezza. E mi dicono che la stessa cosa stia accadendo in tutte le parti d'Italia. Contestualmente, parlo con qualche amico imprenditore, con alcuni agenti immobiliari, o ancora persone nel settore del credito e tutti confermano di iniziare a vedere alcuni segnali di inversione di tendenza. Nulla di spettacolare ovviamente, ma qualche casa si ricomincia a vendere, gli ordinativi e il fatturato salgono, le banche stanno ritornando ad erogare credito, seppur in maniera molto selettiva.
Insomma direi che l'economia reale sta decisamente offrendo segnali di ripresa anche nel nostro Paese. E se sta accadendo in Italia probabilmente la stessa onda lunga si avverte anche nel resto d’ Europa. A questo punto non rimane che attendere di trovare una riprova di tutto ciò nei numeri relativi al terzo trimestre italiano.

E nel nostro meraviglioso mondo di Matrix, ovvero dell'economia di carta, la situazione sembrerebbe anche più rosea, con la stagione  americana degli utili che ha mostrato numeri sicuramente interessanti sia in termini di crescita di profitti che di fatturato. Attenzione però a non dimenticare che il dollaro nel frattempo ha continuato ad indebolirsi (non solo nei confronti dell'euro) neutralizzando praticamente i guadagni di coloro che fossero investiti su azioni americane e non avessero coperto il cambio. Pur tuttavia,  continuo a rimanere alquanto perplesso sulla mancanza di volatilità  e sulla resilienza mostrata finora di fronte alle cattive notizie che giungono in particolare dal fronte geopolitico, specie se l’attuale standoff tra Stati Uniti e Corea dovesse sfociare in qualcosa di più temibile. Sarà forse questo il pretesto per innescare la correzione che ci aspettiamo ormai da un po’?

La mancanza di volumi tipica di agosto potrebbe facilitare eventuali e repentini ribassi, anche se arrivati a questo punto ho smesso di pensare di poter prevedere i mercati nel breve periodo, limitandomi semplicemente a muovermi di conseguenza e in maniera agnostica . Per farvi un esempio reale,  siamo stati convinti per tanto tempo che il franco svizzero fosse sopravvalutato nei confronti dell'euro e ogni volta che si avvicinava verso la parità lo cambiavamo in euro. Poi all'improvviso nel mese di luglio c'è stato un movimento repentino di circa cinque figure che lo ha portato oltre 1,15 e ne abbiamo approfittato per riconvertire una parte degli euro accumulati in passato.

Credo quindi che l'unico modo per provare ad affrontare il futuro sia quello di rimanere disciplinati, non farsi prendere dal panico e sfruttare le situazioni che si verranno a creare. Non posso pensare infatti che questa calma piatta possa andare avanti ancora a lungo, anche se l'attesa per la battaglia comincia a diventare snervante.