Ecco come migliorare il profilo di rischio/rendimento dei portafogli obbligazionari

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Franco Rossetti, ETF senior relationship manager, Invesco

Contributo a cura di Franco Rossetti, ETF senior relationship manager di Invesco. Contenuto sponsorizzato. 

Come aumentare il rendimento complessivo del portafoglio a reddito fisso senza comprometterne la volatilità complessiva? Se lo chiedono gli investitori obbligazionari che, per ricercare un maggiore rendimento in un contesto di tassi bassi e persistenti, sono costretti a correre più rischi, o posizionandosi sulle scadenze più lunghe, oppure investendo nel debito di emittenti con un rating inferiore

L’opzione delle obbligazioni AT1 delle banche europee

Una possibile soluzione è rappresentata dalle obbligazioni AT1 emesse dalle banche europee. Questi titoli ‘ibridi’ high yield sono di norma redimibili dopo cinque anni e stanno suscitando sempre più interesse tra gli investitori orientati al rendimento, tanto che l'asset class ha raggiunto un volume di 250 miliardi US$ dall'emissione della prima obbligazione nel 2013. Benchè siano emesse da banche con rating investment grade, sono titoli subordinati nella struttura del capitale e, di conseguenza, presentano un merito di credito più basso rispetto a titoli di debito più senior dello stesso emittente, ma offrono rendimenti maggiori per compensare questo tipo di rischio.

Captura_de_pantalla_2020-11-05_a_las_15Fonte: Invesco

Correlazione bassa o negativa rispetto alle altre asset class 

Tuttavia, mentre nei periodi di tranquillità la volatilità delle AT1 è in linea con le altre asset class obbligazionarie, nei periodi di forte instabilità come marzo-aprile 2020 la loro volatilità tende a registrare un aumento maggiore. Il grafico sotto mostra i rendimenti annuali e la volatilità degli ultimi cinque anni per le principali classi di asset obbligazionarie denominate in USD. E’ stato incluso anche un tipico portafoglio obbligazionario "core" composto per il 45% da Treasury USA, per il 45% da credito investment grade e per il 10% da high yield AT1. Come si può constatare, questo portafoglio obbligazionario core offre una volatilità potenziale inferiore rispetto ai tre componenti singoli. Il motivo è che, mentre i Treasury USA e il credito investment grade sono altamente correlati, l'aggiunta di high yield AT1 contribuisce a diversificare il rischio grazie alla propria correlazione bassa o negativa rispetto alle altre classi di asset.

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Fonte: Bloomberg, Invesco, su dati giornalieri dal 31/7/2015 al 31/7/2020.

Un impatto accettabile sul rating creditizio medio del portafoglio

Nonostante il netto aumento della volatilità degli scorsi mesi, l'allocazione di una percentuale relativamente ridotta di AT1 in un portafoglio obbligazionario core potrebbe migliorarne i rendimenti e contemporaneamente ridurne la volatilità complessiva. Il tutto con un impatto accettabile sul rating creditizio medio dopo l'aggiunta di AT1 nel portafoglio.

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Caratteristiche di rischio/rendimento attraenti

Sono molteplici i fattori, che determinano la scelta dell'allocazione più appropriata tra i vari asset tra questi l'obiettivo di investimento e la propensione al rischio. Tuttavia, le AT1 evidenziano caratteristiche di rischio/rendimento attraenti una volta integrate in un portafoglio obbligazionario core. Pertanto, chi punta ad aumentare i propri rendimenti complessivi senza esporre il portafoglio a rischi considerevolmente maggiori potrebbe prendere in considerazione un'allocazione specifica in questa specifica categoria di  obbligazioni. 

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