Elezioni USA: quale sarà il futuro dell'IRA? I tre potenziali scenari in base alla vittoria dei Democratici, dei Repubblicani, e sul controllo del Congresso.
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CONTRIBUTO a cura di Riccardo Valeri, portfolio manager, Kairos Partners SGR.
Risale a più di due anni fa la firma di Biden all’Inflation Reduction Act (IRA), una legge che prevede investimenti significativi per promuovere l'energia pulita e ridurre le emissioni di gas serra. Il provvedimento include incentivi fiscali per le energie rinnovabili, come l'energia solare ed eolica, e sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, inserendosi in una strategia più ampia a favore della transizione ecologica. L’amministrazione Biden negli anni di mandato ha inoltre incentivato la produzione nazionale di tecnologie green e promosso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per combattere il cambiamento climatico.
Il supporto politico all’IRA, in particolare per le sue disposizioni su clima ed energia, è stato terreno di acceso dibattito tra Democratici e Repubblicani. Da un lato, l’ala progressista americana si è trovata ad accogliere in maniera unanime il nuovo provvedimento, riconoscendo nelle sue misure sul clima e sull'energia un'opportunità storica per affrontare il cambiamento climatico e promuovere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Per i Democratici, l'IRA rappresenta infatti un passo avanti cruciale verso il raggiungimento degli obiettivi climatici degli Stati Uniti, come il taglio delle emissioni di gas serra entro il 2030 e l'allineamento agli impegni internazionali, come l'Accordo di Parigi. Al contrario, i Repubblicani hanno espresso forti critiche. La maggior parte del partito si dice contraria all’IRA e sono molte le obiezioni soprattutto sull’approccio adottato per affrontare il cambiamento climatico e le questioni energetiche.
Da quella firma nell’agosto 2022 molte cose sono cambiate, a partire dalla rinuncia di Biden alla corsa alla Casa Bianca, che ha lasciato il terreno ai due sfidanti: da un lato il repubblicano Trump, inizialmente favorito, e dall’altro la democratica Harris, in rimonta o addirittura in testa negli ultimi sondaggi.
In questo contesto politico incerto, tra gli investitori e le aziende aumentano le preoccupazioni su possibili modifiche alla legge, sulle modalità di attuazione e sulla disponibilità dei fondi del Dipartimento dell’Energia (DOE) per sostenere le tecnologie di energia pulita.
Tre scenari sul futuro dell’IRA
Quale sarà il futuro dell’IRA? Abbiamo provato a ipotizzare tre differenti scenari:
I Repubblicani vincono il Senato, mantengono la Camera e vincono la presidenza
In questo scenario l’IRA potrebbe essere abrogata o notevolmente ridimensionata attraverso il processo di riconciliazione, che non richiede il sostegno dei Democratici. I Repubblicani potrebbero scegliere di reindirizzare i fondi dell’IRA verso tagli fiscali, interrompendo il finanziamento di alcune tecnologie di energia pulita.
I Democratici controllano solo una delle camere del Congresso
In tal caso potrebbero emergere compromessi, con i Democratici che cercherebbero di mantenere le iniziative per l'energia pulita in cambio di concessioni sulle priorità fiscali dei Repubblicani. In questo scenario, l'IRA potrebbe subire modifiche, ma non una completa abrogazione. Tuttavia, questo compromesso potrebbe non risolvere efficacemente le preoccupazioni sul deficit di bilancio. In caso di presidente repubblicano, il DOE potrebbe sospendere prestiti o sovvenzioni a progetti green.
I Democratici vincono la Casa Bianca e una o entrambe le camere del Congresso
In una simile eventualità sarebbe molto improbabile un'abrogazione, anche parziale, dell'IRA, e i finanziamenti del DOE probabilmente proseguirebbero. Un’amministrazione democratica potrebbe supportare un aumento dell'aliquota fiscale sulle imprese, mantenendo o espandendo i crediti d'imposta per l'energia pulita.
Secondo le ultime indicazioni, il basso supporto tra i politici repubblicani per i veicoli elettrici, l'energia eolica, solare e idrogeno suggerisce che i crediti d'imposta e i finanziamenti per queste tecnologie sono potenzialmente a maggior rischio di tagli. Il nucleare, i biocarburanti e la carbon capture, invece, hanno storicamente sempre ricevuto un sostegno bipartisan e, di conseguenza, sembrano essere più al sicuro.
In conclusione, la vittoria repubblicana potrebbe portare a profondi cambiamenti o persino all'abrogazione dell'IRA, mentre un consolidamento del potere democratico potrebbe preservarlo o rafforzarlo ulteriormente. Il suo futuro, dunque, sarà determinato dagli esiti elettorali.